della Laziomar s.p.a. e dall’affidamento a soggetto privato del servizio pubblico di cabotaggio marittimo di collegamento con le isole dell’Arcipelago Pontino».
Lo ha riferito il procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, Andrea Lupi, durante la sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario riferendosi a «irregolarità della procedura di privatizzazione della Laziomar s.p.a., il cui capitale (insieme a quello della Caremar s.p.a.) è stato ceduto alla società Compagnia Laziale
di Navigazione appartenente ad un gruppo privato, che ha poi sottoscritto con la Regione Lazio il contratto di servizio, in assenza dei requisiti tecnici richiesti per garantire il servizio di trasporto persone e merci dai porti di Anzio e Formia con le isole pontine, nonché alla conclusione di alcune operazioni di compravendita e/o
di noleggio di unità navali, del tutto antieconomiche».
Sulla vicenda interviene la consigliera regionale dei 5stelle Gaia Pernarella che aveva presentato tre interrogazioni: «Non siamo affatto sorpresi di quanto messo nero su bianco dalla Corte dei Conti – osserva - Fin dall’inizio avevamo chiesto conto del rispetto del contratto di servizio tra Laziomar e Regione. "Oggi la Procura regionale della Corte dei Conti mette un punto e ci conferma, grazie all’attività di indagine condotta dalla Guardia di Finanza, che il contratto di servizio è stato sottoscritto in assenza dei requisiti tecnici richiesti»,
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