Malumori a Formia tra i turisti diretti alle isole pontine: «Per pagare il parcheggio bisogna rompere il salvadanaio»

Malumori a Formia tra i turisti diretti alle isole pontine: «Per pagare il parcheggio bisogna rompere il salvadanaio»
di Barbara Savodini
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Martedì 19 Giugno 2018, 11:32
FORMIA - Mentre gli altri comuni si stanno adeguando alla normativa che prevede la possibilità di pagare la sosta con carta di credito, Formia continua a distinguersi in negativo. Banalità tecnologiche come la possibilità di "acquistare" persino frazioni orarie con e-money, come accade per esempio a Terracina, resta un miraggio nella più popolosa città del Sud Pontino.

Le uniche tessere accettate sono infatti quelle prepagate per il parcheggio tant'è che ai turisti diretti alle isole pontine, per poter lasciare l' auto in sosta senza ricevere la temuta multa, non resta che rompere il salvadanaio. Sì proprio così dato che attività commerciali, bar e tabaccherie, stufe di rimanere puntualmente senza monetine, non cambiano più banconote accampando di volta in volta banali scuse. Se racimolare otto euro, tutto sommato, è fattibile, le cose si complicano quando bisogna lasciare la vettura in sosta per il weekend (16 euro), se non addirittura per tre giorni (24 euro). Somme da versare rigorosamente in pezzi da 50 cent, 1 o 2 euro.

Moltissimi i turisti che, esasperati, finiscono per affidare le auto ai parcheggiatori autorizzati le cui tariffe, naturalmente, sono superiori. L' auto, inoltre, viene prelevata al porto e parcheggiata altrove motivo per cui bisogna lasciare le chiavi. Le cose si complicano, poi, in alta stagione o la domenica quando i traghetti diretti a Ponza e a Ventotene sono più numerosi con file interminabili presso tutti i parcometri del porto. È questo turismo? Il sindaco eletto al ballottaggio del prossimo 24 giugno su questo fronte avrà sicuramente un bel po' da lavorare.
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