Il problema è che il 14 febbraio il dirigente del settore ecologia e ambiente della Provincia di Latina, ha sottoscritto la «conclusione positiva con prescrizioni della conferenza di servizi» con la quale si dà il via libera alla Think Green di installare, proprio a Mazzocchio, un impianto di trattamento rifiuti e nello specifico un impianto di frantumazione di rifiuti inerti. «Un esito positivo arrivato dopo il silenzio assenso di Regione Lazio, Arpa Lazio, Comune di Pontinia, Asl di Latina e consorzio Asi. In pratica – ironizzano dai comitati – si è data l’autorizzazione a un nuovo impianto fidandosi di ciò che l’azienda stessa ha messo su carta. Si è data l’autorizzazione a un nuovo impianto in un territorio che, lo certificano le sentenze, ha visto tonnellate di rifiuti dispersi su campi agricoli e aspetta ancora che un impianto come la Sep venga bonificato»,.
“Questo dimostra la totale inettitudine della politica locale ma c’è di peggio – concludono dai comitati -. L’atto è stato firmato il 14 febbraio. Noi il 21 febbraio abbiamo incontrato il presidente della Provincia e sindaco di Pontinia Carlo Medici perché preoccupati da strani movimenti registrati nella zona industriale di Mazzocchio. Ebbene in quell’occasione il presidente e sindaco ha fatto finta di cadere dalle nuvole, mostrandosi come sempre accondiscendente nei nostri confronti. Come nelle migliori tragedie, ha porto una mano per aiutarci e ha usato l’altra per pugnalarci. Per questo ci opporremo alla realizzazione del nuovo impianto almeno fino a quando non verranno bonificati i terreni e la Sep e non verrà dimostrato che i nuovi lavori verranno effettuati a regola d’arte. Nel frattempo i nostri unici punti di riferimento saranno investigatori e magistrati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA