Il medico legale incaricato dalla Procura, Tommaso Cipriani, e i consulenti sia della famiglia della vittima che dell'avvocato accusato di omicidio volontario e indagato a piede libero, sono concordi nell'affermare che la vittima sia stata «raggiunta da almeno tre colpi». Inizialmente si era parlato di due proiettili della pistola calibro 9x21 regolarmente detenuta che avevano raggiunto Bardi alla schiena, mentre scendeva dalla scala con la quale erano entrati nell'appartamento al primo piano. Oggi dopo l'autopsia si è parlato di «più di due e meno di cinque» prima di ammettere che sono, appunto, almeno tre.
Il difensore di Palumbo, avvocato Leone Zeppieri, ha ricordato nei giorni scorsi che il suo assistito ha sparato in aria per intimidire i ladri che si è trovato davanti e che non aveva alcuna intenzione di uccidere.
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