Aggredito per strada l'avvocato Roberto Angelosanto: due costole rotte e trauma cranico. E' successo questa mattina, 28 febbraio 2024, poco dopo le 9.30 in corso della Repubblica a Cassino. A raccontare quanto accaduto è lo stesso avvocato Angelosanto (che è anche sindaco di Sant'Elia Fiumerapido).
"Mi trovavo nel bar caffe della Cultura, c'era anche un uomo nei dintorni che, non appena sono uscito, mi ha avvicinato e mi ha detto: "Non mi riconosci?".
Solidarietà al legale è arrivata dal presidente dell'ordine forense di Cassino. "Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cassino condanna fermamente l’aggressione subita stamane dall’Avvocato Roberto Angelosanto, a causa dello svolgimento del proprio mandato professionale. Il Collega, stimato e apprezzatissimo professionista, è stato, infatti, violentemente e vigliaccamente colpito, al centro della città di Cassino, in prossimità dell’esercizio pubblico di un bar, riportando diverse lesioni, tra le quali due costole rotte ed un trauma cranico. E’ l’ennesimo episodio di una deriva culturale che identifica l’Avvocato con la parte assistita nella aberrante convinzione che colpendo l’Avvocato si colpisca anche il suo cliente.
L’episodio rappresenta un grave allarme sociale, perché ad essere minacciata, unitamente alla persona del Collega, è la funzione stessa che l’Avvocato è chiamato ad esercitare, con compromissione inevitabile di quel diritto di difesa che la Costituzione riconosce quale diritto fondamentale del cittadino.
Non bisogna dimenticare che è proprio attraverso il Ministero dell’Avvocato che si da pratica e concreta attuazione ai principi sanciti dall’Art. 24 della Costituzione e la vile aggressione subita dall’Avvocato Roberto Angelosanto è un attacco proprio alla funzione che l’Avvocato ha di garantire la effettività della tutela dei diritti.
Il Presidente Avv. Giuseppe Di Mascio, esprimendo a nome dell’intero Foro solidarietà e vicinanza all’Avvocato Roberto Angelosanto, si riserva, nel contempo, ogni azione a tutela dei diritti di tutti gli iscritti e dell’funzione difensiva, valutando la costituzione di parte civile nel processo che seguirà l’accaduto", ha dichiarato il presidente del Coa Giuseppe Di Mascio.