Vaccino, Asl di Latina cerca volontari per sperimentare il Reithera: ecco cosa bisogna fare

Vaccino, Asl di Latina cerca volontari per sperimentare il Reithera: ecco cosa bisogna fare
di Laura Pesino
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Martedì 9 Marzo 2021, 13:37 - Ultimo aggiornamento: 17:36

Una buona notizia annunciata dalla Asl di Latina nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato il direttore generale facente funzioni Giuseppe Visconti, la responsabile delle Malattie infettive del Goretti Miriam Lichtner e Francesco Equitani, direttore del centro trasfusionale. L'azienda sanitaria è pronta a sperimentare a Latina la fase due e tre del vaccino Reithera e ad utilizzare gli anticorpi monoclonali. "Due riconoscimenti - spiega Visconti - che ci pongono in prima linea nella lotta al covid". 

"Stiamo per partire, probabilmente entro la prossima settimana con arruolamento per la sperimentazione del vaccino italiano Reithera .- ha detto l'infettivologa Miriam Lichtner - che in fase 1 allo Spallanzani nei mesi scorsi ha dato buoni risultati in termini di sicurezza ma anche in termini di risposta immune.

Questa sarà una fase due e tre. Contiamo di arruolare cinquanta persone. Abbiamo messo su insieme al dottor Equitani, direttore Centro trasfusionale e Dipartimento dei servizi, un’equipe con medici e infermieri delle Malattie infettive e tutto il laboratorio che ci aiuta per le analisi e lo stoccaggio del materiale". I requisiti saranno un'età maggiore di 18 anni e sarà incentivata anche la presenza di persone in età avanzata. Le uniche patologie che precludono l’arruolamento sono quelle che rientrano nelle classi degli iper fragili e che incidono sulla salute globale, ma sono consentite anche patologie croniche controllate dalla terapia. L'azienda pontina è l'unica territoriale nella quale partirà la sperimentazione che prevede appunto 50 volontari per tre bracci: uno per unica somministrazione, uno con dosi a 21 giorni di distanza e uno con placebo. "La sperimentazione - precisa ancora la dottoressa Lichtner - sarà a doppio cieco, chi somministra non sa a quale gruppo appartiene il volontario".  Oltre alla somministrazione è previsto poi un  follow up per l'efficacia e la sicurezza a lungo termine.

 

Per quanto riguarda invece gli anticorpi monoclonali la Asl pontina attende il via libera dalla Regione per la definizione dei protocolli. La Asl utilizza poi anche la terapia con plasma iperimmune, con i primi arruolamenti dei volontari avvenuti tra novembre e dicembre. "Ad oggi sono stati arruolati 10 pazienti - ha spiegato il dottor Equitani - Abbiamo capito punti importanti da sviluppare: occorre prelevare un prodotto con elevatissima quantità di anticorpi, occorre somministrare molto precocemente e identificare pazienti che più di altri possano costituire dei target terapeutici specifici, cioè immunocompromessi". In questo caso i requisiti per donare plasma sono: aver avuto la malattia nei mesi scorsi ed essersi negativizzati da quattro settimane, avere un'età superiore a 18 anni e inferiore a 65, buone condizioni di salute e assenza di patologie concomitanti.

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