Icot di Latina centro d'eccellenza per la cura della cistite interstiziale: «Malattia spesso sottovalutata»

Il nuovo Hub guidato da Mauro Cervigni, urologo e ginecologo di fama internazionale

Icot di Latina centro d'eccellenza per la cura della cistite interstiziale: «Malattia spesso sottovalutata»
di Marco Cusumano
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Martedì 27 Giugno 2023, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 12:32

L'Icot di Latina diventa un punto di riferimento nella cura della cistite interstiziale, una sindrome rara ma spesso non diagnosticata o confusa con altre patologie dai sintomi simili. Gli effetti sono pesanti e spesso invalidanti. Basti pensare che ci sono donne che, oltre a sopportare dolori costanti, hanno necessità di urinare fino a 50 o 60 volte al giorno, con conseguenze pesanti nella vita quotidiana. In alcuni casi, per poter gestire un semplice spostamento, è necessario individuare diversi luoghi sulla mappa dove è possibile una sosta in toilette, in caso di necessità.

«Si tratta di disagi che hanno conseguenze sulla qualità della vita» spiega il prof.

Mauro Cervigni, urologo e ginecologo, esperto di fama internazionale autore di diversi studi sulla cistite interstiziale. Cervigni, ieri mattina nella sede dell'Icot di Latina, ha presentato il Centro Hub di Riferimento per la cistite interstiziale all'interno dell'Unità Operativa di Urologia Universitaria.

Si tratta di una struttura di alta specializzazione indirizzata alla diagnosi, al trattamento, alla presa in carico e alla ricerca. All'evento di ieri ha partecipato il prof. Antonio Carbone (Ordinario della Sapienza di Roma), alla presenza di autorità istituzionali e scientifiche e associazioni di pazienti.

La cistite interstiziale è una sindrome complessa che colpisce prevalentemente la vescica ma che, se non diagnosticata in tempo, sviluppa una serie di comorbidità che coinvolgendo organi, muscoli e nervi degli apparati limitrofi evolvendosi in una malattia sistemica. Un problema spesso sottovalutato anche in ambiente medico, non di rado associato a situazioni di "stress emotivo" che certamente possono aggravare il quadro generale ma di certo non sono da individuare come causa principale del problema.

Fino a qualche anno fa era considerata una malattia di genere che colpisce esclusivamente le donne, ma negli ultimi tempi sono state accertate sempre più diagnosi di cistite interstiziale in pazienti maschi, spesso scambiata erroneamente per prostatite cronica abatterica. La difficoltà di diagnosi - sottolineano gli esperti - crea ancora oggi un "rimpallo" tra medici specialisti: i dati dell'Aici dimostrano che un paziente affetto da cistite interstiziale impiega una media di 5-10 anni dopo aver consultato almeno 3-5 specialisti prima di arrivare a una diagnosi, spesso sentendosi dire che tutto dipende dallo "stress" e che il problema è solo "nella loro testa", odiosa espressione che contribuisce solo ad alimentare ingiustificati sensi di colpa.

L'iniziativa è stata illustrata dal professor Carbone nella sala convegni dell'Icot, alla presenza della sindaca Matilde Celentano: «Nella mia attività di medico - ha detto la sindaca - ho incontrato tantissime donne con questo tipo di problema, sono felice che Latina abbia un punto di riferimento di alto livello per le cure».

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