Corruzione in tribunale, concessi gli arresti domiciliari alla giudice Giorgia Castriota

Stesso provvedimento per il compagno della gip Silvano Ferraro

Corruzione in tribunale, concessi gli arresti domiciliari alla giudice Giorgia Castriota
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 11:36

Concessi gli arresti domiciliari alla giudice del tribunale di Latina Giorgia Castriota e al compagno Silvano Ferraro, collaboratore nell'ambito di procedure di amministrazione giudiziaria, che sono finiti in carcere nell'ambito di un'indagine della Procura di Perugia nella quale sono stati contestati a vario titolo i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari ed induzione indebita a dare o promettere utilità. Lo ha deciso il tribunale del Riesame del capoluogo umbro.

Ai giudici, i difensori dei due - gli avvocati Gianluca Tognozzi, Leone Zeppieri e Giuseppe Valentino - avevano chiesto l'annullamento della misura cautelare o in alternativa una meno afflittiva per i loro assistiti.

Il riesame ha quindi attenuato le esigenze cautelari anche se la decisione sembra non avere intaccato il quadro accusatorio.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti di Perugia, Castriota avrebbe ricevuto «sistematicamente» utilità quali denaro, poi gioielli, orologi, viaggi e un abbonamento in tribuna d'onore allo stadio Olimpico dopo avere conferito irregolarmente incarichi di collaborazione nell'ambito di procedure di amministrazione giudiziaria di beni sequestrati.

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