Voti comprati grazie al clan Di Silvio, chiesti 7 anni 6 mesi per l'ex consigliera regionale Gina Cetrone

Voti comprati grazie al clan Di Silvio, chiesti 7 anni 6 mesi per l'ex consigliera regionale Gina Cetrone
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Martedì 18 Ottobre 2022, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 18:22

I pubblici ministeri Luigia Spinelli e Corrado Fasanelli della DDA di Roma hanno concluso la requisitoria del processo "Scheggia" a carico di Gina Cetrone. I pm hanno chiesto 7 anni e 6 mesi per l’ex consigliera regionale, stessa pena per l’ex marito Umberto Pagliaroli, mentre sono stati chiesti 13 anni per Armando e Gianluca Di Silvio.

I quattro sono accusati, a vario titolo, di estorsione, atti di illecita concorrenza, violenza privata, oltre ad una serie di illeciti con l’aggravante delle modalità mafiose nell’ambito dell’inchiesta sulla campagna elettorale per le consultazioni amministrative di Terracina del 2016.

«Mi ha dato oltre 80mila euro in contanti più altri soldi per comprare voti, si è comprata voti da tutti: ha speso 300mila euro per la sua campagna elettorale» disse il pentito Agostino Riccardo durante una recente deposizione nel corso del processo. Era stata proprio Gina Cetrone a richiedere il faccia a faccia con il collaboratore di giustizia che ha rivelato ai magistrati della Dda una serie di retroscena sulla campagna elettorale. 

Prossima udienza il 25 ottobre quando è prevista anche la sentenza.

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