Si è chiusa a Roma la prima tranche del processo Scarface. All'indomani della deposizione del pentito Renato Pugliese, ascoltato martedì pomeriggio in Tribunale a Latina nell'ambito del processo che si sta svolgendo con rito ordinario e che vede imputato tra gli altri il capo del clan Armando Di Silvio detto Lallà (qui l'articolo completo sulla deposizione Il pentito Pugliese: «Romolo Di Silvio? Vero capo clan, non conveniva dirgli di no»), questa mattina a Roma è invece andato a sentenza il processo che si è svolto con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Roma Angelo Giannetti, quattro mesi dopo le richieste dell'accusa formulate dal sostituto procuratore Luigia Spinelli.
Le condanne nei confronti dei 19 imputati sono state pesanti, in molti casi hanno superato le richieste dell'accusa.
Agli imputati sono stati contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, spaccio di droga, furto, detenzione e porto abusivo di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa.