Da ieri è sorvegliato speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni e l'ingiunzione di non rincasare più tardi delle 21 e non uscire prima delle 7. Il destinatario della misura personale di prevenzione emesso dal tribunale di Roma è il 58enne Alessandro Artusa, personaggio noto agli archivi delle forze dell'ordine e attualmente detenuto.
La misura di prevenzione diventerà dunque esecutiva all'atto della sua scarcerazione. Il provvedimento, proposto dal questore di Latina Michele Spina, nasce nell'ambito di un'attività costante di monitoraggio degli ambienti criminali finalizzata alla prevenzione dei reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di armi e sostanze stupefacenti.
Artusa vanta un curriculum di primo piano negli ambienti criminali del territorio: una condanna definitiva per l'omicidio di Francesco Saccone, freddato in piazza Moro a Latina alla fine degli anni '90, e poi precedenti più recenti per detenzione illegale di armi, spaccio di droga, estorsione e sequestro di persona.
Artusa era stato arrestato insieme ad altre sette persone, tra le quali figurava anche Roberto Ciarelli, per aver partecipato a due spedizioni punitive di particolare violenza nei confronti di un acquirente che aveva acquistato in conto vendita una partita di droga senza corrispondere il prezzo dovuto. In questo caso le indagini erano partite dall'omicidio di Fabrizio Moretto e avevano portato i militari ad accertare l'esistenza di un gruppo che non solo gestiva lo spaccio di stupefacenti ma usava sistematicamente metodi violenti per costringere chi acquistava a saldare i debiti. Quanto Artusa uscirà dal carcere sarà dunque a tutti gli effetti un sorvegliato speciale della polizia.
La. Pe.
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