Comune, il capogruppo del Pd De Amicis: «Serve maggiore incisività e tempestività per recuperare i crediti»

Comune, il capogruppo del Pd De Amicis: «Serve maggiore incisività e tempestività per recuperare i crediti»
di Andrea Apruzzese
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Domenica 5 Giugno 2022, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 18:53

Sull'evasione della TaRi a Latina è «necessario un tempestivo recupero dei crediti, riducendo anche il tempo intercorrente tra la scadenza del pagamento e l'attivazione delle procedure di recupero, adempimento finalmente attivato in questi giorni dal servizio preposto». È l'invito del capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Latina, Enzo De Amicis, che esamina il Piano economico e finanziario del servizio di raccolta rifiuti, e i documenti finanziari dell'Azienda per i beni comuni, pochi giorni fa approvati in assise.

Secondo De Amicis, «tra i costi del Pef dei rifiuti gravano ancora troppe spese legate al Fondo crediti di dubbia esigibilità, arrivato ad una cifra vicina ai 3 milioni di euro (lo scorso anno erano poco più della metà). Una spesa che incide in modo importante sull'ammontare complessivo dei 16 milioni di euro e relativa all'accantonamento crediti della tariffa rifiuti che potenzialmente non saranno più riscuotibili, ma che graverà solo sui contribuenti che pagheranno la TaRi. Una spesa oggi a carico della fiscalità legata alla raccolta dei rifiuti e non di una fiscalità generale, e che quindi è addebitata sulle spalle dei cittadini che pagano la TaRi anche per gli evasori».

Come noto infatti, le norme impongono che la TaRi evasa sia recuperata attraverso il Pef stesso di anni successivi, ma il Comune di Latina ha per il momento potuto effettuare una scelta parziale coprendo una parte in Pef e una parte da Bilancio.

De Amicis osserva poi come il Pd «ha riscontrato il momento di difficoltà soprattutto legato alla fase di transizione di un servizio raccolta rifiuti che sta virando dalla raccolta tradizionale a quello porta a porta e ad una contingenza non favorevole per l'aumento energetico, i rinnovi contrattuali e l'aumento del carburante, con la pandemia e la guerra in Ucraina che hanno di volta in volta cambiato i parametri dell'equilibrio finanziario. Il Pd ritiene comunque che alla fine di questo articolato percorso si possa comunque arrivare al raggiungimento di un equilibrio complessivo con un miglioramento dell'efficacia del servizio di raccolta».

Il Pd, infine, «invita il cda di Abc a proporre un Pef al Consiglio che dimostri che l'Azienda avrà la necessaria continuità aziendale nel prossimo futuro con un costante monitoraggio degli equilibri finanziari». Il riferimento è al monito dei revisori dei conti sugli ammortamenti, sospesi in fase di pandemia dal Governo, ma che, se presenti, avrebbero portato a una perdita nel Bilancio aziendale di circa mezzo milione di euro.

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