Cos è “la Sindrome di Calimero” a cui si riferisce Giorgia Meloni e come si riconosce

La Premier è intervenuta ad un evento a Villa Doria Pamphili sulle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026

Cos è “la Sindrome di Calimero” a cui si riferisce Meloni. «Il paese vale, le Olimpiadi grande occasione»
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Mercoledì 2 Agosto 2023, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 13:49

«Questa è una nazione in cui molti tendono a farsi sopraffare da una sorta di sindrome di Calimero per cui non siamo mai abbastanza, non lo sappiamo fare, non lo possiamo fare. Voi invece lo sapete che ce la possiamo fare».

Con queste parole Giorgia Meloni è intervenuta alla presentazione delle Olimpiadi e paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 ai presidenti e Ad delle aziende qualificate italiane, a Villa Doria Pamphili.

Ha parlato di un orgoglio che stenta ad uscire, di un paese che non riesce a esprimere fino in fondo le sue potenzialità e l'ha paragonato ad un paziente con la sindrome di Calimero.

Ma cosa è questa sindrome che affliggerebbbe il nostro paese?

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La sindrome di Calimero

Da manuale, la sindrome di Calimero è un disturbo che porta l'individuo ad assumere un atteggiamento vittimistico in quanto vede ogni evento in maniera negativa e si sfoga con continui lamenti su sé stesso e su ciò che lo circonda. Proprio come il piccolo pulcino nero da cui prende il nome.

Sempre seguendo i manuali questa sindrome tende a manifestarsi attraverso pessimismo e vittimismo cronico: "Il paziente si sente sempre vittima degli eventi".

La Premier si riferibbe quindi a tutte quelle volte che il nostro paese ha pensato o si è sentito "non abbastanza" o a tutte quelle volte che avrebbe rinunciato a obiettivi e occasioni importanti perché vittima di quel senso di impotenza di cui parla la sindrome.

Come si riconosce la Sindrome di Calimero

I sintomi per riconoscere la sindrome sono diversi:

La tendenza a fare paragoni con la vita e i risultati raggiunti dagli altri.

La sensazione di non avere il controllo della propria esistenza: quante volte si pronunciano frasi come “Non posso farci farci niente”?

La sfortuna si accanisce contro di te, sei sempre sfortunato: ti consideri così e parli con queste parole quando devi spiegare te stesso agli altri. 

O ancora: “Sì, però… per me è diverso”. La nostra situazione è sempre un caso specifico, vero? La replica immediata, che utilizza il “ma” oppositivo, attiva immediatamente un blocco e spesso nasconde le resistenze che in profondità nutriamo.

Questi sono tutti sintomi che chi è affetto dalla Sindrome di Calimero sicuramente riconoscerà e che la Meloni ha voluto in qualche modo attribuire a una certa parte di paese.

«La Nazione dimostri ciò che vale»

La Premier ha quindi proseguito esortando a seguire quella parte di paese che nonostante le difficoltà raggiunge gli obiettivi: «Le Olimpiadi sono una grande occasione per dimostrare ancora una volta al mondo chi siamo. Voi lo sapete che ce la possiamo fare perché c'è un'altra parte della nazione che ogni giorno dimostra, nonostante le difficoltà, quello che vale». Un messaggio positivo quindi da parte della Premier e, forse, per i più maligni, una frecciatina a coloro che non vedevano di buon occhio i grandi eventi.

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