A difendere l'isola dai roghi c'è solo una squadra di vigili del fuoco. Dieci uomini appena. La calma a Pantelleria è tornata nella mattinata di ieri, grazie ai due Canadair decollati da Trapani, dopo sette ore di battaglia contro le fiamme che hanno lambito le case, costretto decine di persone a fuggire anche con i gommoni, distrutto almeno 60 ettari di macchia mediterranea. La procura di Marsala indaga per incendio colposo. Ieri da Roma sono arrivati i carabinieri del Niab (nucleo investigativo anti incendio boschivo), specialisti in questo tipo di inchieste. Per la Sicilia non c'è pace. Sempre ieri un altro incendio si è sviluppato a Monreale, chiusa la strada statale tra Palermo e Sciacca. Numerosi i roghi a Palermo: nel quartiere popolare di Borgo Nuovo le persone per precauzione hanno abbandonato le case, tra di loro anche le suore di un convento.
ISOLA
L'incendio a Pantelleria, alimentato dal fortissimo vento di scirocco, mercoledì è partito da almeno due punti differenti e questo rende concreta l'ipotesi che si sia trattato di un rogo doloso.
C'è un altro problema che a Pantelleria hanno ben chiaro. Questa è un'isola che di estate si riempie. Ci sono anche ospiti conosciuti come Giorgio Armani, Myrta Merlino e Marco Tardelli che l'altro giorno hanno lasciato le ville minacciate dal fuoco, o Isabella Ferrari, la cui casa è in un'altra parte dell'isola, e che ieri ha scritto su Instagram: «La mia è rabbia, sconforto. Ci sono persone che hanno comportamenti assurdi, ingiustificati, criminali». Ecco di fronte a questi ciclici attacchi dei roghi e dei piromani, a difendere Pantelleria c'è una sola squadra dei vigili del fuoco. Altri sono impegnati nel servizio di vigilanza necessario all'aeroporto e anche loro sono intervenuti quando lo scalo è stato chiuso, «ma di sicuro servirebbe un presidio con più uomini». «Siamo ancora molto preoccupati - dice il sindaco - perché con questo vento di scirocco c'è il rischio che dalla cenere riprenda a divampare il fuoco».
Il procuratore Roberto Piscitello, della procura di Marsala, ha sorvolato la zona con un elicottero dei vigili del fuoco. Saranno visionate le foto satellitari aggiornate in tempo reale. Il fascicolo aperto è a carico di ignoti per incendio colposo. Si andrà anche a esaminare il sistema di prevenzione del Comune e dell'ente parco. Ieri si inseguivano le testimonianze di chi ha temuto per la propria vita quando mercoledì sera il fronte del fuoco avanzava in una vasta area a nord-est dell'isola, tra Cala Cottone e Gadir. Marco Tardelli che insieme alla compagna Myrta Merlino aveva trascorso la notte sullo yacht di Armani: «In 15 minuti si è scatenato l'inferno, siamo stati velocissimi a scappare e quindi non posso dire di avere avuto paura per noi: ma per la casa sì e invece è un miracolo che è intatta». Marco Tardelli e Myrta Merlino sono potuti rientrare nella loro casa. Un altro turista, Dario Cancella: «I bambini erano spaventatissimi. Si vedevano le fiamme e l'aria è diventata irrespirabile per il fumo. Poco dopo è andata via la luce. Ci sentivamo accerchiati, siamo scappati a largo con i gommoni».