IL CASO

Incidente Cadore, la donna alla guida già denunciata a Bolzano: Angelika Hutter in possesso di «oggetti atti ad offendere»

La cittadina tedesca di 30 anni è stata arrestata. Si sta vagliando l'ipotesi di un uso improprio del cellulare da parte della donna

Incidente Cadore, la donna alla guida già denunciata a Bolzano: Angelika Hutter in possesso di «oggetti atti ad offendere»

Negativi gli esami del sangue

Hanno dato esito negativo gli esiti alcolemici e tossicologici sul sangue prelevato ad Angelika Hutter, la cittadina tedesca arrestata per omicidio stradale dopo aver travolto e ucciso tre persone a Santo Stefano di Cadore (Belluno). Il prelievo era stato effettuato ieri sera durante il fermo - poi tramutato in arresto - della donna, e il campione era stato inviato a Padova per gli esami. L'esito non esclude comunque la gravità del quadro indiziario a carico della donna, che ha causato l'incidente viaggiando ad alta velocità e la violenza dell'urto, sulla base delle testimonianze raccolte sul posto dai carabinieri.

La donna alla guida già denunciata a Bolzano

Era stata fermata e denunciata qualche giorno fa a Bolzano, perchè trovata in possesso di oggetti atti ad offendere, Angelika Hutter, l'automobilista tedesca 31enne originaria di Deggendorf, un comune della Baviera, che ieri a Santo Stefano di Cadore (Belluno) ha ucciso travolgendoli con l'auto sul marciapiede Marco Antonello, 48 anni, il figlio Mattia di 2 anni e la nonna Mariagrazia Zuin di 65, tutti di Favaro Veneto (Venezia) Ai Carabinieri non ha mostrato nessun segno di pentimento o un accenno di rimorso per tre vite spezzate, stupendo persino i militari che la interrogavano prima di arrestarla per omicidio stradale per la sua insensibilità.

È stata arrestata dai carabinieri, in tarda serata, la cittadina tedesca di 30 anni che ieri era alla guida dell'Audi nera che ha travolto un gruppo familiare di quattro persone, uccidendone tre, a Santo Stefano di Cadore (Belluno). Lo riportano i quotidiani locali. I militari hanno trasformato il fermo della donna in arresto, con l'ipotesi di reato di omicidio stradale plurimo. Si sta vagliando l'ipotesi di un uso improprio del cellulare da parte della donna, che così distratta non si sarebbe accorta del gruppo che stava attraversando la strada. Le vittime sono Mariagrazia Zuin, 64 anni, suo genero Marco Antoniello, di 48, e il nipote di due anni, morto all'ospedale. Con loro c'era la moglie di Antoniello, Elena Potente (42), che ha riportato ferite non gravi.

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