Governo a Cutro, Meloni: «Non ci siamo voltati dall'altra parte». Decreti flussi ripristinati. Carcere sino a 30 anni agli scafisti

Gli aggiornamenti minuto per minuto sugli sbarchi e sul Cdm a Cutro

Governo a Cutro, decreti flussi ripristinati. Carcere sino a 30 anni agli scafisti. Meloni: «Ringrazio Piantedosi»

Video

 

Meloni: non accetto idea che ci siamo voltati da altra parte

«Qualcuno ritiene che le autorità italiane non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? In questo momento ci sono 20 imbarcazioni che qualcuno sta soccorrendo in acque italiane, voi parlate, giustamente, di un caso in cui non siamo riusciti, ma nessuno si occupa degli altri. Se qualcuno lo dice o lo lascia intendere, che le istituzioni si girano dall'altra parte, è molto grave non per me o per il governo ma per la nazione che rappresento e non accetto queste ricostruzioni». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa al termine del Cdm a Cutro.

Video

 

Berlusconi: dl non risolutivo, ma è direzione giusta

«Il decreto predisposto dal governo di centrodestra va nella giusta direzione. Non potrà forse essere risolutivo, ma dimostra, ancora una volta, che un grande Paese democratico come il nostro deve ritrovare la capacità di organizzarsi per fermare la ormai continuativa tratta di esseri umani. Può farlo ritrovando l'autorevolezza internazionale necessaria per coinvolgere tutti i Paesi dell'Unione europea nella sacrosanta difesa dei confini meridionali del nostro continente e stipulando come Ue, con tutti i Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo, dei trattati che li impegnino a una rigorosa sorveglianza delle loro coste per impedire le partenze dei migranti». Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi su Instagram.

Meloni: molto grave pensare che ci siamo girati dall'altra parte

«Qualcuno qui ritiene che le autorità italiane non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? In questo momento ci sono 20 imbarcazioni che qualcuno sta soccorrendo in acque italiane, voi parlate, giustamente, di un caso in cui non siamo riusciti, ma nessuno si occupa degli altri. Se qualcuno pensa che ci siano istituzioni che si voltano dall'altra parte questo è molto grave, e non per me o per il governo ma per la nazione che rappresento e non accetto queste ricostruzioni». Così il premier Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei cronisti in conferenza stampa.

Salvini: decreto di buon senso, accoglienza migliore e più rigore

«Questo è un decreto di buon senso, pragmatico, proposto all'unanimità, approvato all'unanimità che prevede accoglienza migliore per chi ha diritto e che prevede più controlli nei centri per chi non ha diritto. Torna a portare dei limiti nella proposizione di domande. Quindi più diritti per chi ha diritti e più serietà e controlli». Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante la conferenza stampa dopo il cdm a Cutro, aggiungendo che istituisce anche «più centri per le espulsioni» infatti «tutte le regioni italiane dovranno dotarsi almeno di un cento per i rimpatri», ha spiegato Salvini.

Meloni: meccanismi premiali per paesi che ci aiutano a combattere tratta

«Il tentativo di uniformare le altre nazioni alla fattispecie del nuovo reato sarà oggetto di tutti i nostri bilaterali con i paesi in cui questa tratta viene organizzata», dice la premier Giorgia Meloni, illustrando a Cutro i contenuti del nuovo decreto immigrazione. «Più tu mi aiuti a combattere la tratta e uniformi la tua giurisdizione alla mia, più io ricambio lo sforzo con i flussi legali», ha spiegato la presidente del Consiglio.

Johansson: c'è impegno per approvare patto

«Oggi c'è stato una grande impegno da quasi tutti i ministri sul fare i progressi necessari per adottare il nuovo patto sulla migrazione prima della fine del mandato». Lo ha detto la commissaria all'Interno Ylva Johansson al termine del consiglio Affari Interni

Migranti, Germania accoglierà parte dei superstiti naufragio a Cutro

La Germania accoglierà una parte dei migranti sopravvissuti al naufragio avvenuto a largo di Cutro. Lo riporta la Frankfurter Allgemeine Zeitung, citando una dichiarazione di Faeser oggi a Bruxelles.

Piantedosi: commissariati centri migranti non conformi

«Abbiamo previsto una misura sui Centri per migranti. Abbiamo visto, anche recentemente, alcuni casi saliti alla ribalta della cronaca. Quando si interviene per sanzionare alcuni gestori che non rispettano le norme abbiamo previsto forme di commissariamento da parte dei prefetti in modo che non si perdano posti in accoglienza». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al termine del cdm di Cutro

Nordio: pene contro scafisti aumentate in maniera consistente

Il Governo prevede «un intervento estremamente severo nei confronti degli scafisti». Ad annunciarlo, al termine del Consiglio dei ministri a Cutro (Crotone) è il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Interventi «severi» sono previsti «anche nei confronti di chi organizza e promuove finanziariamente questa tratta di persone». Il Guardasigilli spiega che la norma «si articola in 3 momenti: inasprimento delle pene dell'articolo 12 del Testo unico della legge sull'immigrazione». «Le pene vengono aumentate in misura consistente», ma «soprattutto - spiega Nordio -vi è l'introduzione di una nuova fattispecie, che punisce con una pena che va da 20 a 30 anni quando deriva come conseguenza non voluta da parte degli scafisti la morte o la lesione grave o gravissima di più persone». «Se la morte o la lesione fosse voluta ci troveremmo davanti a un omicidio volontario - dice - la pena è portata al massimo, cioè a 30 anni». «La terza novità - dice Nordio - è costituita dall'allargamento di giurisdizione penale dello Stato Italiano». «Se la condotta è diretta a procurare l'ingresso illegale il reato è punito anche quando la morte si verifica al di fuori del territorio - spiega Nordio - Quando l'imbarcazone è diretta verso il territorio nazionale, anche se il disastro si verifica in acque extranazionali, la giurisdizione penale italiana viene affermata, secondo quanto espresso dalla Presidente Meloni». Nordio spiega che «c'è un allargamento della nostra pretesa punitiva nei confronti di questi criminali che generalmente agiscono in associazione e traggono da questa attività alimenti finanziari per aumentare ulteriormente la propria attività illegale. È una crescita esponenziale e se non la fermiamo con l'arma della sanzione penale rischia di far aumentare anche le vittime in mare».

Meloni: ringrazio Piantedosi, governo non poteva fare di più

«Non intendiamo replicare l'approccio di quanti hanno lasciato che i trafficanti di morte agissero indisturbati. Mi stupisce l'atteggiamento di quanti hanno lanciato strali contro il governo, quando il ministro Piantedosi - che ringrazio - ha dimostrato che il governo non poteva fare nulla di più e nulla di diverso per salvare quelle vite, come ha sempre fatto». Lo dice il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa a Cutro.

Meloni: aspettiamo risposte concrete dall'Europa

«Non c'è stato incontro bilaterale dove io non abbia trattato questa materia. Il tema europeo diventa ancora più centrale. All'indomani della tragedia ho scritto una lettera ai vertici dell'Ue per chiedere azioni concrete immediate. Su questo serve il coinvolgimento dell'Europa a partire dalla coesione e dalle risorse. Abbiamo bisogno di risposte a 360 gradi. L'Italia non può affrontare da sola il problema. Da parte della von der Leyen c'è stata una risposta a questo, che segna di fatto un cambio di passo. Fondamentalmente noi chiediamo che dal prossimo Consiglio europeo arrivino passi concreti. Vogliamo stabilire il principio che non accettiamo la tratta delle persone del terzo millennio». A dirlo è la premier Giorgia Meloni dopo il Cdm a Cutro

Meloni: per entrare in Italia non conviene rischiare di morire

«Credo che un altro modo per combattere i trafficanti di esseri umani sia dare il mesaggio per cui non conviene entrare illegalmente in Italia, pagare gli scafisti e rischiare di morire». Lo dice la premier Giorgia Meloni al termine del Cdm a Cutro.

Meloni: fino a 30 anni di carcere per trafficanti di esseri umani

«La norma principale del decreto appena approvato riguarda i reati legati alla tratta delle persone e prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti. Si introduce una nuova fattispecie di reato per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione».

A dirlo è la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa dopo il Cdm a Cutro.

Meloni: fare tutto per sconfiggere trafficanti di esseri umani

«Faremo tutto quello che va fatto per sconfiggere questi criminali, questa gente la voglio combattere». Lo ha detto Giorgia meloni nel corso della conferenza stampa a Cutro riferendosi ai trafficanti di esseri umani che si fanno pagare fino a 9 mila euro. La premier ha anche ringraziato il ministero Piantedosi per il lavoro svolto.

Meloni: Cdm celebrato a Cutro per dare segnale concreto

«Questo Cdm che abbiamo voluuto celebrare a Cutro, e ringrazio tutti a partire dal sindaco per l'accoglienza e i cittadini, lo abbiamo voluto fare qui perchè all'indomani della tragedia del 26 febbraio volevamo dare un segnale concreto della nostra attenzione. È la prima volta che viene celebrato un Cdm nel luogo in cui si è svolta una tragedia come questa». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa al termine del Cdm a Cutro

Meloni: decreto contro tratta, fermezza

«Abbiamo licenziato un decerto legge che affronta questa materia e lo abbiamo fatto per ribadire che siamo determinati a sconfigere la tratta di esseri umani responsabile di questa tragedia, la nostra risposta a ciò che è accaduto è una politica di maggiore fermezza». Lo ha detto il conferenza stampa a Cutro la presidente del Consiglio Giorgia

Dl migranti, salta la norma su sorveglianza marittima

È saltata, secondo quanto si apprende da diverse fonti, la norma comparsa nelle prime bozze del decreto migranti che puntava a rafforzare la sorveglianza marittima, con un ruolo di primo piano della marina militare. La misura era stata proposta e discussa durante il preconsiglio ma, secondo quanto viene riferito, il Cdm ha deciso di cassare la norma.

Via libera del Cdm al dl migranti

Via libera del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, al decreto legge sui migranti. La riunione è ancora in corso.

Meloni con il governo a Cutro

La premier è stata accolta dalle autorità cittadine insieme ai vicepremier Salvini e Tajani e al sottosegretario Mantovano. A ricevere la premier anche il presidente della Regione Roberto Occhiuto, il sindaco Antonio Ceraso e il vescovo Angelo Raffaele Panzetta. La premier, prima di entrare nel municipio, si è rivolta ad un gruppo di cittadini salutandoli ricevendo in cambio un applauso.

Meloni scopre targa in onore delle vittime

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scoperto una targa in ricordo delle vittime del naufragio del 26 febbraio nella sede del Comune di Cutro dove si tiene il Consiglio dei ministri.

Cominciato il Cdm a Cutro

È iniziata nel palazzo del Comune di Cutro (Crotone) la riunione del Consiglio dei ministri. All'ordine del giorno, tra l'altro, un decreto sui migranti.

Potenziamento dei Centri di permanenza per i rimpatri

Il potenziamento dei Centri di permanenza per i rimpatri è previsto dall'articolo 9 della bozza del dl immigrazione all'esame del cdm di Cutro. La realizzazione di queste strutture «è effettuata, fino al 31 dicembre 2025, anche in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea».

«Potenziamento della sorveglianza marittima» nella bozza di decreto legge

C'è anche il «potenziamento della sorveglianza marittima» nella bozza di decreto legge oggi all'esame del cdm di Cutro. La Marina Militare si legge nell'articolo 10, «definisce e aggiorna la situazione marittima nazionale da condividere in ambito intergovernativo, anche mediante l'aggregazione integrata delle informazioni acquisite dalle amministrazioni statali che esercitano competenze in materia marittima. Per tali finalità si avvale del Dispositivo integrato interministeriale di sorveglianza marittima, quale supporto tecnologico di connessione dei sistemi in uso dalle citate amministrazioni, costituito presso il Comando in capo della squadra navale».

Carcere fino a 30 anni per i trafficanti

Carcere fino a 30 anni per i trafficanti se causano la morte di più di una persona. Lo prevede la bozza del decreto sui migranti che sarà oggi sul tavolo del cdm a Cutro. Chiunque «promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato» quando «il trasporto o l'ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante, è punito con la reclusione da venti a trenta anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone. La stessa pena si applica se dal fatto derivano la morte di una o più persone e lesioni gravi o gravissime a una o più persone. Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da quindici a ventiquattro anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da dieci a venti anni».

Il documento di 7 Paesi Ue: il sistema dell'asilo va migliorato

Un blocco di sei Paesi Ue - Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania e Olanda - al quale si è aggiunto la Svizzera in quanto membro Schengen, ha preparato un documento congiunto in cui si esprime «preoccupazione» per lo stato attuale del sistema di asilo comune in Europa e in particolare del trattato di Dublino. I Paesi sottolineano che «un miglioramento del sistema attuale, nell'ottica della condivisione di responsabilità, solidarietà e sincera cooperazione nell'applicazione delle regole esistenti», può creare la creazione della «fiducia comune» per arrivare alla riforma «strutturale del problema», di cui c'è bisogno.

 

 

Scafisti, ipotesi di "reato di strage"

Per gli scafisti «pensiamo a qualche fattispecie normativa, ad esempio una delle ipotesi è il reato di strage che possa essere esteso alle disgrazie che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. Anche in queste ore vi sono stati ulteriori sbarchi con alcuni cadaveri che sono stati recuperati». Lo ha detto il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto durante la trasmissione Start su SkyTg24.

La Francia: "L'Italia faccia di più"

«La Francia crede che si debba rivedere il funzionamento delle regole di Dublino, lo dobbiamo semplificare enormemente. Le regole infatti sono molto complesse. In occasione della crisi Ocean Vicking mi sono confrontato con il mio collega italiano perché l'Italia riprendeva 1 persona su 10 ed è chiaro che su questo punto si deve migliorare, ad esempio attraverso gli accordi bilaterali tra Paesi, che funzionano, e penso ad esempio a quello tra Francia e Germania. Mi vedrò la prossima settimana con il mio omologo italiano per continuare questa discussione». Lo ha detto Gérald Darmanin, ministro dell'Interno francese, a Bruxelles.

La Svezia: "Più sforzi per combattere i trafficanti"

«Per prima cosa voglio esprimere le mie condoglianze per la tragedia di Cutro: questo mostra che dobbiamo rafforzare il nostro lavoro per combattere i trafficanti di essere umani. Oggi continueremo questa discussione, che è molto importante, così come evidenziato dai leader nel corso dell'ultimo consiglio europeo straordinario». Lo ha detto Maria Malmer Stenergard, ministra svedese per la Migrazione, all'arrivo a Bruxelles per il consiglio affari interni.

C'è anche un cadavere tra i migranti sbarcati nella notte a Lampedusa

C'è anche un cadavere tra i migranti sbarcati nella notte a Lampedusa. Sulla più grande delle Pelagie sono decine gli approdi registrati nelle ultime ore con l'hotspot arrivato ad ospitare oltre 1.300 persone a fronte di una capienza di poco inferiore ai 400 posti. Tra le carrette del mare rintracciate dagli uomini della Guardia costiera anche una con a bordo 20 persone, tra cui 2 donne, e il cadavere. L'imbarcazione è stata soccorsa a una ventina di miglia dalle coste dell'Isola.

Migranti, 1.175 arrivati a Lampedusa nelle ultime 24 ore

Sono 705 i migranti che, dopo 17 sbarchi a partire dalla mezzanotte, sono giunti a Lampedusa. Ieri, con 13 barchini, sono stati soccorse invece 470 persone. Nel giro di circa 24 ore sono dunque sbarcati in oltre 1.100, compresi minorenni e donne. Sono originari di Ciad, Siria, Sudan, Yemen, Senegal, Mali, Guinea, Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Liberia e Gambia. I vari gruppi, portati tutti all'hotspot di contrada Imbriacola, hanno riferito di essere salpati tutti da Sfax in Tunisia e che le traversate non sono state facili perché il mare è molto mosso.

Decreto legge sui migranti, via libera del cdm a Cutro. La norma principale riguarda i reati legati alla tratta delle persone e "prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti. Si introduce una nuova fattispecie di reato per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione", afferma la premier Giorgia Meloni dopo il Consiglio dei Ministri. E' invece saltata la norma, comparsa nelle prime bozze, sulla sorveglianza marittima. "Volevamo dare un segnale concreto. E' la prima volta che viene celebrato un Cdm nel luogo in cui si è svolta una tragedia come questa", ha detto la premier. "Faremo tutto quello che va fatto per sconfiggere questi criminali", ha detto Giorgia Meloni riferendosi ai trafficanti di esseri umani che si fanno pagare fino a 9 mila euro. La premier ha anche ringraziato il ministero Piantedosi per il lavoro svolto.

Migranti, il piano soccorsi della Difesa: «Ci sarà un "112" del mare». Ecco il progetto Diism

© RIPRODUZIONE RISERVATA