In un momento così buio e doloroso, papà Gino ha il coraggio di guardare avanti: «Da questa vicenda deve nascere qualcosa. Noi come famiglia ci impegneremo attivamente affinché questo non succeda più, perché altre ragazze, altre donne, parlo a nome anche di Elena, facciano qualcosa». E tramite lo psicologo dell'associazione Penelope, da sempre attiva sul fronte della ricerca delle persone scomparse e che li ha supportati nelle difficili fasi iniziali delle indagini, i familiari di Giulia, in particolare papà Gino, fanno sapere di «voler vedere in faccia Filippo, per capire da lui cos'è successo e come tutto questo possa essere accaduto davvero». Parole che affiancano l'impegno, assunto fin da subito dalla sorella di Elena e affidato ai social, affinché il sacrificio della sorella non sia stato vano: "Per te bruceremo tutto".
Poco prima della fiaccolata di ieri sera lungo le strade di Vigonovo, Gino Cecchettin ha parlato con i giornalisti, rompendo il silenzio che aveva comprensibilmente avvolto la famiglia dalla giornata di sabato, quando il corpo della figlia era stato ritrovato in un canalone nei pressi del lago di Barcis. «A noi come famiglia - ha detto, davanti alla villetta di Vigonovo ormai sommersa da fiori, messaggi e peluche - ovviamente Giulia manca tantissimo, l'avrete visto dai miei messaggi di questa mattina, però dobbiamo farci forza e guardare al futuro». "Amore mio, abbraccia la mamma e dalle un bacio da parte mia", aveva scritto sui social il papà di Giulia. "Elena ne farà la battaglia della vita", ha aggiunto nella giornata di domenica. "Guardatevi bene nella vostra relazione - ha aggiunto rivolgendosi a tutte le donne - Comunicate col papà, col fratello, con chiunque vi possa dare fiducia. Ma se avete anche solo il minimo dubbio che la relazione non sia quella che voi desiderate comunicatelo, perché è solo in questo modo che avrete salva la vita, per non essere qui a celebrare di nuovo un altro femminicidio. Io come padre ovviamente mi faccio delle domande e purtroppo il tempo è passato. È troppo tardi adesso - conclude - Facciamo qualcosa per chi ancora ha la possibilità di restare qua".
Davanti al cancello di casa Cecchettin ci sono ancora i fiocchi rossi che Elena aveva voluto appendere nella giornata di giovedì, quando Giulia avrebbe dovuto laurearsi in Ingegneria biomedica. Quella laurea che alla giovane è stata impedita dalle coltellate del suo assassino non le sarà comunque negata: dal ministro dell'Università Anna Maria Bernini e dall'Ateneo di Padova è arrivata la rassicurazione che alla 22enne sarà conferita una laurea honoris causa. «Ringrazio il ministro, nel mio cuore Giulia si è laureata giovedì», dice papà.
L'ABBRACCIO DEL PAESE
Ieri sera una folla di 10mila persone si è radunata a Vigonovo per una fiaccolata: papà Gino e la figlia maggiore Elena si sono abbracciati mentre in piazza risuonavano le note della musica preferita della studentessa 22enne, "Comptine d'un autre été-l'après midi" di Yann Tiersen, tratta dal film "Il favoloso mondo di Amelie").
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