Fabio Pedretti, malore mentre corre fuori Brescia: morto a 24 anni nel giorno del suo compleanno

Il ragazzo si è accasciato quando mancavano 7 km al traguardo

Fabio Pedretti, malore mentre corre: morto a 24 anni nel giorno del suo compleanno a Brescia
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Domenica 5 Dicembre 2021, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 12:00

Un malore, la caduta a terra, poi il tragico epilogo: Fabio Pedretti, un atleta di 24 anni, è morto ieri sera (sabato 4 dicembre) mentre era in gara a Monticelli Brusati, nel Bresciano. Stava correndo un trail running in notturna. Pedretti si è accasciato al suolo mentre era nel gruppo di testa quando mancavano circa 7 chilometri alla fine della gara. Inutile la corsa in ospedale.

Fabio Pedretti, morto mentre correva di notte

 

Pedretti, ha perso la vita correndo, proprio il giorno del suo compleanno, mentre partecipava alla settima edizione della manifestazione. Prima i soccorsi dei compagni di gara, tra i quali c’era anche un cardiologo, e poi l’intervento del personale medico, aiutati da altri atleti a trasportare lungo il percorso impervio gli zaini con le attrezzature per le prime cure. 

Il tentativo di recuperare il 24enne è durato interminabili decine di minuti.

Momenti drammatici per chi era presente.

Sembrava che le condizioni del giovane atleta iscritto alla New Atheltics Sulzano, si fossero però stabilizzate, pur rimanendo gravi, e così il ventiquattrenne è stato trasferito alla vicina Clinica San Rocco di Ome, dove però il suo cuore si è fermato un’altra volta, senza dargli scampo.

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Nella prima serata di ieri, dal campo sportivo di Monticelli, avevano preso il via 300 atleti, attrezzati con apposito kit obbligatorio per le gare di questo tipo e pila frontale per illuminare i passi, sfidando anche il freddo, lungo i sentieri che si addentrano nei boschi. Una gara di 27 chilometri e mezzo (cinque ore di tempo per finirla), molto amata tra i runner, appassionante, quanto avventurosa e impegnativa, riservata a esperti di questa specialità del podismo.

La tragedia ha profondamente colpito chi ha visto il giovane atleta colto dal malore fatale, dopo un paio d’ore di gara, e chi, poi, passando, ha assistito all’intervento dei soccorritori.

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