Ferrari contraffatte, Vespe: alle dogane sequestrate 29 mila tonnellate di falsi

I soli prodotti sequestrati dalla Dogana che rientrano nella categoria Made in Italy sono stati 1,55 milioni di pezzi per un valore di quasi sei milioni di euro

Ferrari contraffatte, Vespe: alle dogane sequestrate 29 mila tonnellate di falsi
di Andrea Bassi
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 06:57

Ci sono le Ferrari. Di ogni epoca. E sempre di grande valore. Ma false. Non passa anno che l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli non ne sequestri qualche esemplare. Ma l'industria del falso, la Falso spa, trova sempre nuove vie e nuovi marchi, soprattutto del Made in Italy, da riprodurre. A Segrate, Milano, ad aprile di quest'anno sono state sequestrate sei Vespa elettriche. Identiche, quasi, alle originali. Solo che erano anche queste false. E poi ci sono gioielli, orologi (persino un preziosissimo Patek Philippe in oro), borse, bottiglie di vino e farmaci. Solo nel 2021, si legge nel Libro Blu presentato ieri dall'Agenzia guidata da Marcello Minenna, sono stati sequestrati 108 milioni di pezzi, per un valore totale pari a 623,51 milioni di euro e un peso complessivo di 29.315 tonnellate. I soli prodotti sequestrati dalla Dogana che rientrano nella categoria Made in Italy sono stati 1,55 milioni di pezzi per un valore di quasi sei milioni di euro. Ad essere maggiormente contraffatte sono state le calzature e i materiali da imballaggio. Ma anche la componentistica auto sta diventando un filone ricco della contraffazione. L'Agenzia non è però solo lotta alla contraffazione. I compiti che svolge sono molti e articolati. Come dimostrano le tre tavole rotonde che si sono svolte ieri durante la presentazione del Libro Blu e che hanno coinvolto i vertici dell'industria del tabacco, di quella energetica e di quella dei giochi. Tutti comparti sui quali l'Adm sovrintende e che hanno permesso all'Agenzia di contribuire con oltre 73 miliardi di euro al gettito dello Stato. Un dato cresciuto del 16 per cento in un solo anno.

 

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IL RECORD
La gran parte del gettito deriva dal settore dell'energia (30,52 miliardi), seguito dall'ambito doganale (18,23 miliardi), dai tabacchi (14,41), dai giochi (8,41) e dagli alcolici (1,42 miliardi).

Inoltre per il 2022, grazie all'azione di contrasto all'illegalità nel settore del Gioco pubblico, ha spiegato lo stesso Minenna, l'Agenzia stima un aumento della raccolta del 30%, «per un controvalore complessivo di circa 135-140 miliardi di euro, record assoluto nella storia dell'Agenzia». Minenna ha anche sottolineato che «l'Agenzia ha aumentato la capacità di produrre valore per lo Stato». ll lavoro dell'Autorità doganale, ha ricordato intervenendo alla presentazione del Libro Blu il commissario europeo Paolo Gentiloni, «è fondamentale per difendere i nostri cittadini e sono stati in prima linea nelle sfide imprevedibili come la pandemia e la guerra in Ucraina, contrastando non solo le frodi, ma permettendo l'arrivo di mascherine certificate e l'arrivo dei vaccini, Avete lavorato», ha riconosciuto Gentiloni, «senza sosta in condizioni difficili, garantendo l'arrivo dei profughi della guerra e consegnando gli aiuti umanitari. Avete risposto al meglio alle sfide difficili del momento».


GLI INTERVENTI
A sottolineare il clima di «collaborazione» con l'Agenzia sono stati tutti gli stakeholder intervenuti. Come ha fatto, per esempio, Stefano Venier, nuovo amministratore delegato di Snam, che ha rivelato come insieme all'Agenzia siano riusciti a risolvere un nodo complesso che avrebbe potuto complicare l'arrivo delle indispensabili navi rigassificatrici in Italia. «Abbiamo lavorato a stretto contratto con Adm», ha detto Venieri, «per stabilire quale sarà la tassazione e il dazio sulle nuove navi rigassificatori». Claudio Spinaci, presidente Unem, ha riconosciuto all'Agenzia di aver «messo in piedi un sistema di collaborazione per combattere l'illegalità con la prevenzion». Anche sulla contraffazione delle sigarette, «l'illecito in Italia è in controtendenza rispetto all'Europa», ha dichiarato Marco Hannappel di Philip Morris Italia. «Non siamo più il Paese del contrabbando», ha confermato afferma Roberta Palazzetti, presidente e amministratore delegato Bat Italia. Sistema gioco Italia (Confindustria) chiede di «fare squadra» e Assocostieri sottolinea che «rispetto al ruolo tradizionale di controllo e di esattore», l'Agenzia «è stata riposizionata con un ruolo piu ampio, quasi una visione di servizio per tutto il settore».

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