Giocattoli contraffatti, i controlli delle Dogane:«Uno su due dannoso per la salute dei bimbi»

Un controllo dell'Agenzia delle Dogane in aeroporto
di Michele Milletti
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Giovedì 8 Ottobre 2020, 07:40

PERUGIA - A fianco delle imprese e dei consumatori. A tutela del made in Italy, in particolare del made in Umbria, e della salute di chi acquista i prodotti. Dall’olio ai carburanti, dalle tariffe della corrente ai giochi per bambini, fino al sostegno alle aziende in tema di Brexit, un lavoro forse lontano dai riflettori ma al cuore della vita economica: è quello quotidianamente svolto dall’Agenzia delle Dogane di Perugia.
Un lavoro che punta a fornire anche un contributo concreto alle aziende e all’economia dell’Umbria. Da un lato, inviando i funzionari nelle aziende per sveltire le operazioni di dogana e dunque velocizzare il lavoro e l’invio delle merci, dall’altro con idee e progetti di sviluppo per l’aeroporto di Perugia e la Piattaforma logistica di Terni. «Rischiava di essere una strategica opera incompiuta – dice l’ingegner Benedetto Tavoni, responsabile Sezione tributi, controlli e antifrode dell’Agenzia in Umbria -. Tre anni fa abbiamo incontrato la Regione ed è iniziata la nostra presenza in un spazio importante. C’è la dogana interna. E soprattutto c’è la possibilità di incentivare anche la produzione in Umbria. Come? Portando, come la Regione ha intenzione di fare, lo scalo ferroviario dal porto di Civitavecchia direttamente alla piattaforma. La merce ormai la si può certificare anche quando si è in mare. Insomma, la piattaforma può diventare il retroporto di Civitavecchia. In un colpo solo, si può rivalutare l’infrastruttura e dare un impulso all’economia, captando l’attenzione di vettori che vogliano canalizzare certi volumi».
Un po’ quanto stava per succedere e potrebbe succedere con l’aeroporto di Sant’Egidio. «C’è stata la possibilità di coinvolgere un importantissimo vettore di voli commerciali, e ne stavamo parlando quando purtroppo la compagnia ha deciso di investire a Bologna. Però non bisogna disperare, perché questo discorso può essere ripreso dal momento che all’aeroporto di Perugia da questo punto di vista non manca nulla. Perugia ha una pista come Ancona, ma logisticamente la sua centralità può essere un punto importante. Le potenzialità dell’aeroporto, per soddisfare quanto richiesto dalle compagnie e-commerce, a nostro avviso ci sono».
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE
Aeroporto significa anche una quantità quotidiana continua di controlli nei settori più disparati. Dalla droga alla valuta, fino alla contraffazione. «Tante aziende chiedono la tutela del marchio, e la nostra attività è in connessione con la prefettura, la guardia di finanza e la polizia locale – conferma Tavoni -. Recentemente in aeroporto abbiamo sequestrato prodotti contraffatti per 25mila euro tra borse e portafogli griffati. Qualche tempo fa abbiamo scoperto una fabbrica clandestina di toner, oltre 60mila pezzi. L’Umbria è una realtà anomala perché regione fondamentalmente tranquilla, dove non c’è grande percezione di delinquenza. Proprio per questo molti soggetti agiscono anche da fuori per dare vita ad attività fraudolente di vario tipo. La guardia va tenuta sempre alta».
Come altissima va tenuta sui carburanti e sulle possibili truffe legate alla liberalizzazione del commercio di gas naturale ed energia elettrica. Tavoni sottolinea come «in Umbria abbiamo intercettato e represso più di una di queste società, è quasi scontato visto che in Italia ci sono circa 600 venditori a clienti finali anche domestici, ma è nostro dovere vigilare al massimo. Proprio come sta avvenendo, dall’inizio della pandemia, sul versante mascherine. Anche qui abbiamo da un lato accelerato le procedure di sdoganamento e, dall’altro, alzato la guardia per evitare che venissero immessi sul mercato prodotti non idonei».
OLIO E GIOCATTOLI
Presidio di legalità. Anche alimentare. Tutelare le eccellenze dell’Umbria significa tenere sotto controllo origine e tracciabilità dei prodotti. «Sono le stesse aziende a chiedercelo – sottolinea Tavoni – per preservare al massimo il made in Umbria». E, tanto per non farsi mancare nulla, ci sono anche i più piccoli da tutelare: «Un giocattolo su due, tra quelli campionati, è contraffatto, e nei nostri laboratori si dimostra quanto possano essere dannosi e pericolosi per i bambini».

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