"L'idea di questa soluzione - afferma il fondatore della società, Danilo Lucangeli - fu da noi presentata già a febbraio alla Protezione civile quando ancora nessuno al mondo (il riferimento è forse anche alla Corea del Sud dove il metodo è stato ampiamnente praticato ndr) aveva pensato di tracciare i contagiati da coronavirus. Il progetto basato su una potentissima tecnologia utilizzata per i sistemi di intelligence consente anche la rintracciabilità dei contagiati andando indietro nel tempo e geolocalizzare tutti gli spostamenti individuando possibili persone che possano essere state contagiate".
"Le autorità - spiega Lucangeli - con tale sistema potrebbero disporre di un cruscotto con il quale verificare se la persona contagiata (identificata in modalità anonima attraverso il numero di telefono) possa aver contagiato anche prima della sua accertata positività al Covid 19 altre persone".
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