Ronaldo sbotta: «L'organizzazione
del Mondiale è stata vergognosa»

Ronaldo sbotta: «L'organizzazione del Mondiale è stata vergognosa»
di Alfredo Spalla
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Sabato 24 Maggio 2014, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 14:44
Mi vergogno per come il mio paese ha gestito l'organizzazione dei Mondiali. Ronaldo non usa mezzi termini per esprimere la propria delusione. Improvvisamente - racconta il membro del COL (Comitato Organizzatore Locale) in un'intervista all'agenzia Reuters - si arriva qui (In Brasile, ndr) e c'è tutta questa burocrazia, una confusione, una serie di contraddizioni, di ritardi. E' un peccato. Provo vergogna perché si tratta del mio paese, del paese che amo. Non possiamo trasmettere questa immagine di noi all'estero».



L'evento in sé, però, rimane da difendere, nonostante le critiche di una parte dell'opinione pubblica. «Le persone - accusa il Fenomeno - identificano il Mondiale come il "grande villano" del nostro paese. E invece non lo è. Non possiamo dimenticarci che prima della Coppa del Mondo il Brasile non era una meraviglia. Era uguale o peggiore». E già dal 14 luglio, i brasiliani avranno una serie di infrastrutture di cui usufruire:«Gli stadi, di una forma o dell'altra, saranno pronti. Alla gente resteranno le infrastrutture, i progressi di mobilità urbana, gli aeroporti...solo è un peccato che ci sia stato tutto questo ritardo».



Recentemente definito come un «imbecille» dallo scrittore brasiliano Paulo Coelho, l'ex attaccante non si tiene l'offesa: «Considero le sue parole una tremenda mancanza di rispetto, è stato molto inelegante da parte di una persona pubblica come lui offendermi gratuitamente. Lo ammiro molto, mi piacciono i suoi libri, ma poi uno ascolta dichiarazioni del genere e arriva a perdere l'ammirazione. Non so cosa gli ho fatto. Ognuno dice ciò che vuole, parlano perfino i pappagalli».



Questo Mondiale, però, rischia di togliere al brasiliano il record di reti segnate durante una Coppa del Mondo (15). A insidiarlo è Miroslav Klose, attualmente a quota 14. Una possibilità che non sembra spaventarlo più di troppo: «Quello che ho realizzato rimane nella storia e nessuno me lo toglie. Se segnerà più gol di me, sarà merito suo. Non mi seccherò, seguirò la Coppa senza nemmeno pensarci. Non ho la pretesa che questo record rimanga per il resto della vita».