Roma, più bella su Instagram che su Facebook

di Mauro Evangelisti
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Venerdì 20 Giugno 2014, 22:01 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 07:52
Ma che cosa venite a fare su Twitter se volete pubblicare le foto di Instagram che gi pubblicate su Facebook



@EffyLight



Quel giorno c’era un cielo perfetto per Instagram. Ecco, prima o poi succederà che sarà questo l’incipit di un romanzo. Perché c’è una setta - sempre più popolare - di persone che passano il tempo a naso in su, scrutano il cielo, i ghirigori delle nuvole, le striature rosate dei tramonti, le nuvole cobalto infuriate e severe prima dei temporali e poi... poi alzano lo smartphone, inquadrano l’infinito, scattano la foto, la ritoccano con qualche effetto e infine la caricano su Instagram.



A Roma questa setta ha vita assai facile: monumenti, paesaggi, vicoli, tetti, ville, tutto si presta a essere incorniciato in una foto da caricare sul social network per fare i fighi con la ragazzina giapponese che poi commenta «beautiful» o con la signora del Nebraska che era stata in viaggio di nozze nella città eterna e commenta il tuo scatto dicendo «sogno di tornare». Certo, su Instagram trovi di tutto: il tipo che carica decine di foto di gatti, il pischello che inquadra le sneakers dorate nuove, quell’altro che immortala le ali dell’aereo che sta decollando, il buongustaio che inquadra con affetto il piatto di pasta alla carbonara. Ma per quanto riguarda Roma su Instagram di solito esce il lato più bello e cartolinesco. Per diffondere, al contrario, le foto della frustrazione quotidiana, del degrado e delle cose che non vanno - strade sporche, rifiuti per strada, metropolitana allagata, ingorghi sul Gra, treni affollati - si preferiscono i più prosaici Twitter e Facebook.



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