Mazzarri: «Resto all'Inter e Thohir vuole me,
per l'Europa faro il possibile e l'impossibile»

Mazzarri: «Resto all'Inter e Thohir vuole me, per l'Europa faro il possibile e l'impossibile»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 4 Aprile 2014, 14:24 - Ultimo aggiornamento: 17:16
Il destino di Walter Mazzarri è legato ai risultati e alla qualificazione europea, ma a rasserenare l’ambiente, alla vigilia del match di San Siro contro il Bologna, ci ha pensato Erick Thohir con un sms inviato sul cellulare del tecnico toscano. «Mi piace che sia stato lui a dirlo. Io sono un suo dipendente, anche se forse il più importante perché responsabile della parte tecnica su cui si basa tutto un lavoro intorno. Lo ringrazio», le prime parole dell’allenatore dell’Inter.



Futuro. «Poche volte a un tecnico capita che una società cambia. Quando succede, la nuova proprietà cambia allenatore a prescindere. Thohir ha fatto diversamente, quindi vuol dire che la mia carriera lo ha messo nelle condizioni di prendere questa scelta».



Appoggio. «Ringrazio anche Valentino Rossi perché al di là delle disquisizioni tecniche mi ha fatto piacere che ha parlato di serietà, come persona e come uomo».



Rigori. «Penso di essere in grado di commentare certe immagini. Ho anche cercato di non commentare più, ma un addetto ai lavori cosa dovrebbe fare di fronte a certe cose evidenti? Ho detto ai ragazzi di non pensarci, dobbiamo andare oltre perché le gare si possono vincere anche in altri modi. Poi, se un giorno ci sarà ben venga. A fine anno faremo le considerazioni del caso».



Avversario. «In campionato non ci sono gare facili. Noi dobbiamo lavorare e migliorare dove abbiamo sbagliato, cercando di raccogliere risultati attraverso la prestazione».



Pari di Livorno. «Se guardiamo i 95’, guardiamo la squadra quanto crea e come gioca. Poi ci sono degli episodi, momenti dove al primo errore qualcuno perde l'uomo e questo fa gol. Oppure un passaggio di un giocatore che ha sempre fatto bene non viene rimediato dalla squadra».



Mentalità. «Per stare ad alti livelli ci vuole una costanza di concentrazione e non è facile. Le squadre medie fanno la partita esaltante e poi calano la partita dopo. Questo livello di attenzione continua forse non era nelle corde di qualcuno, noi dobbiamo allenarci a tenere il rendimento al top. I giovani hanno alternanza di rendimento e l’allenatore con lo staff lavora per farli crescere».



Icardi. «È un ragazzo che ha giocato titolare nella Sampdoria e si trova la responsabilità di essere titolare all’Inter. È un processo: è proprio l'esperienza, la responsabilità che l’Inter deve vincere ad ogni partita e che lui deve assorbire».
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