Autismo: l'utilizzo dell'acido folico in gravidanza ne riduce il rischio del 40 per cento

Autismo: l'utilizzo dell'acido folico in gravidanza ne riduce il rischio del 40 per cento
1 Minuto di Lettura
Lunedì 25 Febbraio 2013, 13:26 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 12:58
ROMA – Assumere acido folico in gravidanza ridurrebbe del 40% il rischio di autismo. quanto emerge da una ricerca del Norwegian Institute of Public Health e della Columbia University di New York pubblicata sulla rivista «Journal of the American Medical Association» (Jama). Lo studio ha analizzato i dati provenienti dal Norwegian Mother and Child Cohort Study e ha coinvolto oltre 85mila bambini nati fra il 2002 e il 2008 e i loro genitori. Dalla ricerca è emerso che le madri che hanno assunto integratori di acido folico all'inizio della gravidanza hanno avuto un rischio ridotto del 40% di avere figli con un disturbo autistico, rispetto alle coetanee che non lo hanno assunto. L'acido folico è un integratore molto importante in gravidanza in quanto permette di prevenire una grave malformazione dello sviluppo, la spina bifida. L'acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B, coinvolti nella sintesi di molecole importanti come il Dna e l'Rna. Sono essenziali, quindi, per tutte quelle cellule che vanno incontro a processi di differenziazione e rapida proliferazione, come le cellule del sangue e della pelle, e sono particolarmente importanti durante la formazione dell'embrione. Un deficit di autismo causa difetti nello sviluppo del sistema nervoso e quindi, probabilmente, gli scienziati ritengono che una carenza in gravidanza di questa vitamina, possa anche colpire lo sviluppo del cervello in altri modi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA