Angelina Jolie nei panni dark di una strega

Angelina Jolie nei panni di Malefica
2 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Gennaio 2014, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 10:15
ROMA - Una cattiva cos bella non si era mai vista. Dal ruolo di antagonista a quello di protagonista, da maggio sul grande schermo potremo ammirare Angelina Jolie nei panni di Malefica, dark lady e perfida strega annoverata nella top ten delle donne più cattive del cinema. Il tutto grazie alla versione animata della Disney che nel 1959 ne ha posto le sensuali fattezze contro l’ingenua bellezza della ‘Bella addormentata nel bosco’.



Da allora la figura di Malefica si è conquistata un posto d’onore tra le ‘villain’ da grande schermo di cui, da sempre, la Casa di Topolino, è stata grande artefice disegnando figure indimenticabili come Crudelia Demon e Ursula.



Dopo le prime voci che volevano Tim Burton al timone del film, lo scenografo Robert Stromberg debutta come regista con ‘Maleficent’ che riprende le vicende del cartone animato donando alla maga un passato e riprendendo la favola di Perrault dal punto di vista della maga nera.



La Disney ripropone il perrsonaggio in una rivisitazione insolita che ribalta il classico schema della favola sviluppando l’intera storia attraverso gli occhi del personaggio negativo, come già è stato per Darth Vader nella nuova trilogia di Star Wars.



Angelina Jolie protagonista assoluta capace di mettere in ombra il personaggio di Aurora interpretato da Elle Fanning, infatti, non è la prima volta che la fascinazione del male ruba la scena al personaggio che incarna il bene, se ne sono accorti gli spettatori ai tempi del Batman burtoniano in cui Joker/Jack Nicholson riusciva con la sua tragicomica verve a mettere all’angolo l’uomo pipistrello.



Pelle nera, corna demoniache, orecchie a punta e carnagione pallida non mascherano il fascino della Jolie che dà un volto umano a quella che nel film di animazione ci sembrava cattiveria pura, ma della quale in qualche modo, forse, dopo la visione della pellicola dovremo ricrederci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA