"Luci nella notte", un migliaio di persone di ogni età alla fiaccolata per Thomas. Sono stati in tanti, soprattutto giovani, a riempire ieri sera il luogo da cui, esattamente un anno fa, partirono i colpi di pistola da uno scooter, di cui uno centrò in pieno Thomas Bricca. Il giovane, scambiato per un suo amico per via del giubbino simile, come hanno chiarito le indagini, morì due giorni dopo in ospedale a Roma. Il primo anniversario dalla tragedia che ha sconvolto la città ernica per la seconda volta in pochi anni (la prima fu l'omicidio di Emanuele Morganti nel 2017), è stato celebrato ieri sera dalla famiglia, dagli amici, dai volontari dell'associazione nata in sua memoria, dai cittadini, dall'amministrazione comunale, dalle parrocchie e dalle scuole di Alatri, chiamati all'appello dalla famiglia.
L'UNIONE
L'intento era proprio quello di dimostrare che, così come avvenuto durante tutto questo lungo anno dall'omicidio, la comunità ha reagito e reagisce, creando cose positive, come certifica questo momento di veglia collettivo. Ma non solo. La scelta del luogo è stata fatta proprio per trasformare quel maledetto parcheggio in un incubatore di energie positive, preghiere e pensieri "alti" diretti a Thomas e al suo ricordo. Quando il piazzale sotto il cosiddetto Girone, a trenta metri dal punto esatto dove Thomas fu raggiunto dal fatidico colpo alla testa, si è riempito, ha preso la parola Lorenzo Sabellico, zio materno, che ha spiegato il senso della serata e ringraziato per la consistente partecipazione, ma anche per l'attenzione mai mancata durante tutto l'anno alle iniziative de L'Albero di Thomas. Dopo il suo intervento, fatto anche a nome di mamma Federica, seduta poco distante in silenzio, è stata la volta delle lettere scritte dagli studenti degli istituti comprensivi della città, seguite dalle parole di una cuginetta di Thomas che hanno commosso tutti. Lacrime e dolore hanno caratterizzato il saluto di Gianmarco, uno dei migliori amici del giovane, che ha interrotto più volte la sua lettura con la voce rotta dall'emozione.IL PADRE
Commosso e in silenzio papà Paolo, in prima fila tra la folla, circondato da familiari ed amici. Prima che iniziasse la manifestazione aveva detto: «La giustizia ci ha messo un po' di tempo a fare il suo corso, ma adesso farà male. Non provo odio per loro, voglio che paghino con l'ergastolo».In un secondo momento sono state distribuite centinaia di fiaccole che hanno illuminato la fredda serata che, comunque, non ha scoraggiato i tanti presenti, soprattutto giovanissimi.