Isola del Liri, suolo pubblico non pagato: scattano sigilli ai gazebo in centro

Una misura che stride con l'andamento turistico della città

Isola del Liri, suolo pubblico non pagato: scattano sigilli ai gazebo in centro
di Gianpiero Pizzuti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Marzo 2024, 06:56

Sigillli ai gazebo ieri mattina ad Isola del Liri. Il motivo è nel pagamento della tassa sul suolo pubblico del 2023, che nonostante proroga e vari solleciti non è stato versato. Ieri mattina il capo servizio ingegnere Pierpaolo Testa Spaziani, con il responsabile del procedimento geometra Sandro Porretta con tanto di nastro bianco e rosso hanno percorso in lungo ed in largo Corso Roma, Vicolo Cascata e Piazza XX Settembre(sotto il municipio) ed hanno delimitato tutti gli spazi "fuorilegge".

Una misura che stride con l'andamento turistico della città, in corsa tra le venti da votare nella trasmissione Rai "Borgo dei Borghi", ma necessaria.

IL SINDACO

«È una misura che abbiamo dovuto adottare commenta il sindaco Massimiliano Quadrini - nei confronti di coloro che, a seguito di accertamenti e solleciti da parte degli uffici comunali, non avevano ottemperato al pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico, pur avendo avuto peraltro la possibilità di dilazionarlo. Già qualche ora dopo l'apposizione dei sigilli, alcuni titolari di locali hanno provveduto al pagamento parziale o totale del dovuto e sono in corso le operazioni di rimozione dei sigilli. Il tutto anche a salvaguardia delle maggioranza dei concessionari degli spazi che hanno regolarmente e nei tempi dovuti versato il canone dovuto».

LE DIVERGENZE

In città la consulta dei commercianti ha visto dimettersi gran parte del direttivo, dal presidente, al vice a due consiglieri, cariche che non sono state ancora ricoperte a distanza di mesi, nonostante la Consulta sia ancora in essere. La lettera delle dimissioni parlava di «comportamento di totale indifferenza da parte dell'amministrazione Comunale nei confronti della Consulta del Commercio e, visto il continuo disattendere alle regole dello statuto redatto ed approvato dagli stessi ma da loro mai applicato, vi comunichiamo che, loro malgrado, il presidente Felice Quaglieri, il vicepresidente Stefano Laurentino ed il consigliere Giuliano Urbano, vista la totale impossibilità di poter adempiere al mandato ricevuto dall'assemblea generale dei commercianti , hanno presentato le dimissioni irrevocabili». Era il 15 novembre del 2021.

LE REAZIONI

Stefano Laurentino che in città, in pieno corso Roma, ha un'attività di telefonia mobile era il vice presidente: «La consulta si è dimessa da tempo - commenta - e non è la prima volta che accade che sigillano i dehors ad Isola del Liri. Una parte di questi sono abbandonati, rotti, attività che hanno cessato il loro operato da mesi. Sotto le travi in legno c'è di tutto compreso i topi, ma ripeto è una situazione che ci vede del tutto estranei. A mio avviso se li togliessero ci farebbero un favore, almeno recupereremo posti auto per le attività che sono in centro, però, è solo una mia idea che stride con l'operato dell'amministrazione di questi anni, che ha voluto chiudere il corso per incentivare il turismo. Un discorso articolato e complesso, che parte dalla pandemia e che è stato lasciato al caso, direi quasi senza regole. Noi commercianti siamo soli, abbandonati dall'amministrazione, con la quale non c'è mai stato un vero e proprio dialogo, tanto è vero che la consulta è ancora attuale, il direttivo non è stato rinnovato, le cariche principali restano vacanti da più di due anni». Un incidente di percorso per attività costantemente a lavoro in questi mesi e che hanno sottovalutato la richiesta degli uffici comunali, che in questo caso, hanno solo applicato la legge.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA