Rifiuti nella discarica di Roccasecca, blocco scongiurato

Rifiuti nella discarica di Roccasecca, blocco scongiurato
di Pierfederico Pernarella
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Venerdì 29 Novembre 2019, 17:43

Il blocco dei conferimenti nella discarica di Roccasecca per ora è stato scongiurato, ma la questione dell'analisi sulla pericolosità dei rifiuti e quindi della loro classificazione resta sul campo. La Regione si è impegnata a fornire, entro la fine di gennaio, le linee guida sull'argomento che rischiava di mandare in tilt il sistema rifiuti dell'intero Lazio.
La Mad, la società che gestisce la discarica di Roccasecca, martedì scorso con una nota aveva comunicato che a partire da ieri avrebbe sospeso il servizio di smaltimento dei rifiuti fino a che le autorità competenti non avessero fornito una relazione tecnico-giudiziaria per fare chiarezza sulla classificazione dei rifiuti solidi urbani.

ACCUSA E DIFESA
Un'iniziativa, questa della Mad, avvenuta a pochi giorni dalla pubblicazione della sentenza della Cassazione riguardante il procedimento penale dell'operazione Maschera sui codici a specchio, con cui la Procura di Roma, sulla scorta delle indagini svolte dai carabinieri forestali di Frosinone e delle relazioni dei consulenti, ha contestato alla Mad e ad altre aziende il traffico illecito di rifiuti.

Questo perché, secondo l'accusa, la classificazione dei rifiuti come non pericolosi sarebbe avvenuta in maniera irregolare, cioè senza svolgere tutte le analisi necessarie per escluderne la pericolosità. E ciò avrebbe permesso alle aziende di ottenere significativi risparmi nei costi per lo smaltimento.
Le aziende si difendono sostenendo che, sopratutto in presenza dei rifiuti solidi urbani (che escono dal trattamento come speciali), è impossibile nella pratica svolgere analisi complete, anche perché la norma non spiega come comportarsi nel concreto.

LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA
La questione si trascina da quasi tre anni e ha visto coinvolti tre tribunali. Prima il Riesame che ha dato ragione alle aziende e ha annullato i sequestri che erano stati disposti dal Gip nel gennaio 2017, poi la Cassazione che ha rimesso la parola alla Corte di Giustizia Europea, essendo la materia di competenza comunitaria.

La Corte Ue ha sconfessato le conclusioni del Riesame e ha dato ragione all'accusa sostenendo che qualora vi sia, come sostengono le aziende, l'impossibilità pratica di determinare la pericolosità o meno del rifiuto, quest'ultimo, in base al principio di precauzione, deve essere classificato come pericoloso.
Sulla base di questo assunto, la Cassazione, con una sentenza pubblicata lo scorso 21 novembre, ha annullato l'ordinanza di dissequestro del Riesame e imposto allo stesso tribunale di pronunciarsi di nuovo sulla questione, alla luce delle conclusioni della Corte di Giustizia Europea.

LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
Tutto, quindi, è tornato al punto di partenza. Il Riesame dovrà pronunciarsi di nuovo sulla legittimità del provvedimento di sequestro disposto due anni fa dal Gip di Roma. Ecco perché la Mad, stante il procedimento penale in corso e convinta che vi sia una confusione normativa sull'argomento che non tutela le aziende che trattano rifiuti con codici a specchio, ha deciso di mettere le mani avanti e quindi bloccare il conferimento dei rifiuti fino a quando le autorità competenti non forniscano, nero su bianco, le indicazioni su come comportarsi.

Una mossa a sorpresa che, alla luce dell'insufficienza di discariche nel Lazio, rischiava di mandare in tilt il sistema di raccolta, a Roma, ma anche in provincia di Frosinone. Tanto è vero che la Saf (la società pubblica che gestisce l'impianto di trattamento rifiuti di Colfelice), lo stesso giorno in cui ha ricevuto la comunicazione della Mad, ha scritto a sua volta ai Comuni, ai prefetti e alla Regione, avvertendo che nel giro di pochi giorni l'emergenza sarebbe stata inevitabile.

La risposta della Regione non si è fatta attendere e nella tarda mattinata di ieri ha comunicato alla Mad che entro la fine di gennaio, dopo la consultazione di Arpa, Ispra e Ministeri competenti, fornirà le linee guida sull'analisi e la classificazione dei rifiuti solidi urbani derivanti dal trattamento.
 

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