Frosinone, polveri sottili oltre i limiti per la sabbia del deserto

Frosinone, polveri sottili oltre i limiti per la sabbia del deserto
di Gianpaolo Russo
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 13:46

Frosinone di nuovo fuori norma per quanto riguarda le polveri sottili. Questa volta, però, la causa di questo inquinamento non è da attribuirsi allo smog prodotto dalle auto, dagli impianti di riscaldamento o dai siti industriali. A produrre questa forma di inquinamento oltre il doppio dei livelli consentiti è stata la recente perturbazione di Pasqua che ha portato nell'atmosfera la sabbia del deserto. Sono stati proprio questi pulviscoli presenti nell'aria che hanno innalzato un po' ovunque i livelli di Pm 10 registrati dalle centraline dell'Arpa Lazio sparse in provincia di Frosinone. Ma sono bastati tre giorni di queste condizioni atmosferiche a far oltrepassare al capoluogo il limite di trentacinque superamenti consentiti in un anno.

I RILEVAMENTI

Gli ultimi rilevamenti sono del lunedì di Pasquetta: su sette centraline funzionanti tutte hanno superato di gran lunga il limite di 50 microgrammi al metro cubo. La grossa novità è che la centralina di viale Mazzini rileva dati di gran lunga peggiori a quella di via Puccini (solitamente è l'opposto): quella della parte alta ha, infatti, rilevato la presenza di 105 microgrammi al metro cubo contro i 76 dello Scalo. Alti anche i valori di centraline che di solito segnano dati poco significativi: invece a Ferentino si sono toccati i 129 mg/mc, ad Alatri 126, a Cassino 118 e a Ceccano 81.

FONTECHIARI

La vera novità è rappresentata dalla centralina di Fontechiari, paese della Val di Comino, che di solito non registra quasi mai superamenti: in questi giorni ne ha contati ben quattro e l'ultimo è di 126 mg/mc.
Un fenomeno del tutto naturale che, però, produce comunque danni alla salute con i medici che hanno consigliato ai soggetti fragili (persone con patologie respiratorie), ma anche a bambini ed anziani di evitare esposizioni prolungate all'aperto.
Fatto sta che ora anche Frosinone, dopo Ceccano, con i 38 superamenti dei limiti dall'inizio dell'anno rientra tra i comuni fuorilegge per il 2024 e pertanto sarà costretto anche l'anno prossimo ad applicare e trovare misure stringenti atte a contrastare il fenomeno dell'inquinamento.
A questa soglia limite si sta avvicinando anche la città di Cassino, ferma a 28 giorni, anche se il dato è stato condizionato dal mancato funzionamento della centralina in alcune giornate nel periodo di inquinamento.
Al di là di questo particolare episodio legato alla perturbazione proveniente dal Sahara, i livelli di inquinamento statisticamente si abbattono con l'arrivo della primavera. Se ne riparlerà a fine ottobre inizio novembre quando torneranno ad affacciarsi con costanza le pm 10.

PIANO DI RISANAMENTO

Nel frattempo la battaglia si sposta sul fronte politico-burocratico con l'amministrazione del capoluogo ed il sindaco in prima persona, Riccardo Mastrangeli, che si sta impegnando per modificare il piano regionale di risanamento della qualità dell'aria le cui misure (blocchi del traffico, targhe alterne, divieto di accensione fuochi) si sono rilevate sinora inefficaci.
Il primo cittadino ha chiesto di introdurre nuove politiche volte davvero a migliorare la qualità dell'aria.
Sinora ogni tentativo è risultato infruttuoso. Lo sanno tutti, ma nessuno sinora ha saputo trovare una soluzione alternativa.
 

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