Alatri, delitto di Thomas: analisi anche sul suo telefonino

Alatri, delitto di Thomas: analisi anche sul suo telefonino
di Pierfederico Pernarella
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 15:18

 

L'ultimo accertamento per chiudere il cerchio sull'omicidio di Thomas Bricca. Domani verrà conferito l'incarico per estrapolare il contenuto dello smartphone del 19enne ucciso ad Alatri con un colpo di pistola. Il cellulare della vittima è stato lasciato per ultimo per dare priorità a quelli degli indagati, Mattia Toson e il padre Roberto, e di altre persone potenzialmente coinvolte o comunque legate ai sospettati. Anche l'esame sul telefonino di Thomas è finalizzato a verificare se la vittima nei giorni o nelle ore precedenti all'agguato, avvenuto intorno alle 20.30 dello scorso 30 gennaio, abbia avuto contatti con gli indagati o con altri soggetti interessati, anche indirettamente, alla vicenda.
Secondo le prime ricostruzioni dell'omicidio, avvalorate da alcuni importanti testimonianze, Thomas sarebbe stato colpito per sbaglio dal proiettile esploso dai killer a bordo dello scooter T-Max. La sera dell'agguato portava un giubbotto bianco, lo stesso che indossava Omar, un suo amico di origini marocchine che si trova con lui sulla scalinata di via Liberio. Quest'ultimo, nel weekend precedente all'omicidio, era rimasto coinvolto in alcune risse con il gruppo dei Toson. Episodi che, secondo la Procura, sarebbero stati l'antefatto dell'agguato. Ipotesi confermata dallo stesso Omar. Ma Thomas alle risse non aveva preso parte. L'esame sul suo cellulare è quindi un atto dovuto, di scrupolo investigativo. Questo accertamento, che consisterà come per gli altri nell'estrapolazione di tutti i contenuti del telefono, dovrebbe essere l'ultimo atto prima delle chiusura delle indagini dei carabinieri, coordinati dal procuratore Antonio Guerriero e dal sostituto Rossella Ricca.
Mattia e Roberto Toson sono indagati per omicidio volontario in concorso. Secondo le ipotesi della Procura ci sarebbero stati loro due sullo scooter da cui è partito il colpo che ha ucciso Thomas.

L'ATTESA DEI FAMILIARI

«La verità è vicina. Per luglio attendiamo risposte. L'estrapolazione dati sul telefonino del nostro Tommy atto dovuto per avvalorare tante cose ed escluderne definitivamente altre», ha dichiarato in un post Lorenzo Sabellico, zio di Thomas.
Il legale della madre e dello zio di Thomas, l'avvocato Nicola Ottaviani, per ora non vuole rilasciare dichiarazioni. Quello di Paolo Bricca, del padre della vittima, l'avvocato Marilena Colagiacomo, dichiara: «Attendiamo quest'ultimo accertamento. Siamo fiduciosi».
E per Paolo Bricca, papà di Thomas, quest'ultimo non è stato un momento facile. Nei giorni scorsi è stato dimesso dall'ospedale "San Benedetto" di Alatri dove è rimasto ricoverato per una decina di giorni. Problemi di salute in cui, evidentemente, ha inciso anche la vicenda tragica di cui ha fatto le spese il giovane figlio: «Questo calvario non finisce più, non abbiamo avuto più notizie, nessuna parola che ci possa in qualche modo rassicurare.
Andiamo per il quinto mese, comincio a non avere più fiducia ma ad ogni modo non ci resta che aspettare».

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