La moglie e i figli costretti a mangiare alla Caritas perché non gli dà i soldi, gli tolgono la potestà genitoriale

Il provvedimento del tribunale nei confronti di un camionista di Frosinone

La moglie e i figli costretti a mangiare alla Caritas perché non gli dà i soldi, gli tolgono la potestà genitoriale
di Marina Mingarelli
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Lunedì 27 Novembre 2023, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 13:59

Costretta insieme ai suoi tre figli di 16, 12 e 10 anni ad andare a mangiare nei locali della Caritas perché il marito, un camionista di 50 anni di Frosinone, si rifiutava di provvedere al loro sostentamento economico. È la storia di Lina (il nome è di fantasia) una casalinga di 48 anni che a causa del comportamento del coniuge non sapeva come sbarcare il lunario. Tre anni fa, quando la donna ha deciso di separarsi a causa di quel coniuge avaro che di voler sborsare i soldi per il mantenimento della casa non ne voleva proprio sapere, la situazione è precipitata. L'uomo, nonostante fosse andato via di casa, aveva mantenuto la stessa residenza. In questo modo però la casalinga non aveva nemmeno potuto percepire il reddito di cittadinanza in quanto risultava ancora nel nucleo familiare del marito.

Il cinquantenne, che non aveva mai accettato quella separazione, lo aveva fatto apposta.

Sapeva che risultando residente nella stessa abitazione la ex non avrebbe potuto usufruire della sostegni finanziari dello Stato alle persone bisognose. Così la donna si era ritrovata senza avere un minimo di aiuto. Una volta il figlio di 16 anni si era recato a casa del padre proprio per cercare di farsi consegnare qualche soldo per poter fare la spesa. Ma il camionista, per tutta risposta, l'aveva cacciato via in malo modo gettandolo in mezzo alla strada.

A quel punto mamma e figli sono stati costretti a sopravvivere con gli aiuti della Caritas e con la gente di buon cuore che avendo saputo che quella famiglia viveva nell'indigenza sovente facevano trovare alla signora pacchi alimentari e capi di abbigliamento dismessi. Molto spesso tutti e quattro si recavano alla mensa dei poveri per poter usufruire di pasti caldi.

La donna, che non sapeva più dove sbattere la testa, si è rivolta ad un centro antiviolenza di Frosinone. E grazie all'avvocato Sonia Sirizzotti, che da anni combatte a fianco delle donne maltrattate, che le ha teso una mano, è scattata la denuncia nei confronti dell'ex marito per aver omesso i mezzi di sussistenza a mamma e figli. A seguito di tali fatti il giudice ha sospeso la responsabilità genitoriale al padre.
L'uomo potrà incontrare i suoi figli in un luogo neutro e alla presenza degli operatori sociali. Intanto, la donna è riuscita a trovare una occupazione. Da circa un mese lavora come connessa in un negozio e riesce almeno a sfamare i propri figli. Tutto questo la riempie di orgoglio. Ed anche se la strada è ancora molto lunga sta cercando pian piano di ricostruire la sua rinascita.

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