A Villa Latina per la poltrona di sindaco si rinnova la sfida di cinque anni fa.
A contendersi la fascia saranno l'uscente Luigi Rossi, geologo, e Luciano Persichini, geometra, nell'ultima legislatura sui banchi dell'opposizione. Il primo insegue il bis di mandati, il secondo riprova a spodestare il suo avversario politico.
Rossi parte dal lavoro svolto nell'ultimo quinquennio e illustra gli obiettivi. «Sono stati anni difficili, innanzitutto per la pandemia di Covid e per le difficoltà di carattere finanziario dell'ente. Dal 2018 a oggi abbiamo risanato le casse comunali: c'era un disavanzo di circa 1,5 milioni di euro, ora è stato sostanzialmente raggiunto il pareggio di bilancio. Nonostante ciò, siamo riusciti a pianificare investimenti e progetti, alcuni già finanziati come la digitalizzazione e l'ammodernamento del museo della zampogna nonché la demolizione e ricostruzione dell'asilo nido, che andrà in appalto a fine mese. Lo stesso è previsto anche per la sede della scuola. Tra gli interventi già programmati figurano la sistemazione degli alvei dei torrenti e il nuovo depuratore: per questo impianto è stata conclusa la conferenza dei servizi ed entro l'anno potrebbe entrare in funzione».
Rossi poi elenca le priorità per il futuro: «Innanzitutto ottenere fondi per altre opere, tra cui: la riqualificazione del campo sportivo e degli spogliatoi, della piazza, l'ampliamento del cimitero, l'adeguamento energetico degli edifici comunali, la valorizzazione dell'area commerciale di via Roma».
Persichini, invece, indica quelle che per la sua squadra sono le problematiche del paese e alla domanda sul perché è sceso di nuovo in campo spiega: «Villa Latina viene da uno stallo totale che dura da dieci anni. Non è stata realizzata un'opera e carente è stata anche la manutenzione. Tra le varie questioni c'è quella dei servizi collegati all'azienda elettrica municipale: quando va via la luce il paese resta senz'acqua, tranne la zona di Vallegrande. Questa è una delle urgenze da risolvere».
Persichini poi delinea i punti programmatici: «Bisogna ripartire dal sociale, rimettere al centro anche il mondo dell'associazionismo. Serve una nuova fase e anche per questo intendo ridare slancio alla Pro loco. Poi ci sono altri capitoli da affrontare, anche per andare incontro alle esigenze degli abitanti: urbanistica, Piano regolatore generale, regolamento edilizio. Uno dei nostri obiettivi è quello di riconvertire l'incompiuta dell'ex palaghiaccio in una struttura sportiva polivalente». Perché i cittadini dovrebbero darle fiducia? «Per avere un'amministrazione maggiormente presente rispetto a quella uscente. Perché è mancata un progettazione complessiva per il rilancio del nostro centro, anche per quanto riguarda la manutenzione e il decoro. E poi per uscire dall'immobilismo e dare nuove speranze alla popolazione».