Minacciato, rapinato del telefonino e costretto a raggiungere un vicino sportello postamat per prelevare soldi. Almeno è quanto riferito alle forze dell'ordine da un uomo del capoluogo. Poco dopo la polizia ha arrestato un 38enne e un 37enne con l'ipotesi di rapina. Entrambi, però, sono tornati in libertà su decisione del giudice, che ha ritenuto non sufficienti gli elementi d'accusa sollevati.
E' accaduto nella parte bassa di Frosinone.
A lanciare l'allarme è stata una donna: ha chiamato il Nue (numero unico di emergenza) segnalando che c'era un uomo che sosteneva di essere stato derubato. Sul posto sono subito giunti gli agenti delle Volanti per raccogliere le testimonianze. Stando alla ricostruzione, mentre l'uomo stava raccontando quanto gli era accaduto si è accorto del passaggio, a pochi metri di distanza, di due persone: le ha indicate come quelle che, poco prima, lo avrebbero avvicinato e costretto prima a consegnare lo smartphone e poi a seguirle fino al bancomat delle Poste. Entrambe sono state bloccate dai poliziotti nei pressi dell’ufficio postale di via Mascagni. Dalle verifiche sulle generalità è emerso che si trattava di un 38enne e di un 37enne. Sulla base degli accertamenti indosso a uno di loro, nel corso dei controlli, è stato rinvenuto un telefonino, lo stesso risultato portato via all'uomo. Per i due è così scattato l'arresto con l'accusa di rapina.
Il giudice, però, non convinto della versione della presunta vittima e ritenendo non sussistente il quadro indiziario ha disposto la remissione in libertà dei due.
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