Frosinone, il sindaco di Sora nuovo presidente della Provincia. Vince il Pd di De Angelis, perdono Pompeo e FdI

Frosinone, il sindaco di Sora nuovo presidente della Provincia. Vince il Pd di De Angelis, perdono Pompeo e FdI
di Stefano De Angelis
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Domenica 18 Dicembre 2022, 23:48

Prima la snervante attesa, poi la gioia, gli abbracci e la festa con i sostenitori. Luca Di Stefano, 32 anni, sindaco di Sora, è il nuovo presidente della Provincia di Frosinone. È stato eletto con 33.450 voti ponderati (35,6%), quelli espressi dai 1.015 amministratori comunali della Ciociaria (in 132 non hanno raggiunto il seggio). Di Stefano, in valori assoluti, ha totalizzato 397 consensi: a fare da traino sono stati i Comuni più piccoli e quelli dai 10.001 a 30mila abitanti.

A verdetto ufficiale, il neo presidente ha fatto il suo ingresso trionfale nel salone dell’amministrazione provinciale: «È una vittoria di tutti, di coloro che hanno creduto in me e nel nostro raggruppamento.

Il nostro progetto non è contro qualcuno o qualcosa, ma è per cambiare le cose in Provincia». Di Stefano subentra ad Antonio Pompeo (Pd), che ha concluso i due mandati, e resterà in carica fino al 2026.

Non ce l’hanno fatta gli altri pretendenti, i sindaci di Frosinone e Arce, rispettivamente Riccardo Mastrangeli e Luigi Germani: il primo si è trovato a rincorrere dall’inizio dello spoglio e non è andato oltre i 27.185 voti ponderati (29%); il secondo si è dovuto arrendere dopo una sorta di duello all’ultima scheda e si è fermato a 32.224 punti ponderati (34,3%).

A risultato acquisito, il primo cittadino di Frosinone, uno degli sconfitti sul piano politico di questa elezione, si è congratulato con il vincitore. In chiave politica il successo di Di Stefano porta la firma di Francesco De Angelis, il leader ciociaro del Pd. Un capolavoro fatto di trattative e diplomazia quello del presidente del Consorzio industriale del Lazio. Di Stefano, infatti, era sostenuto non da tutto il Partito democratico (che si è spaccato), ma dalla corrente guidata da De Angelis e dalla federazione provinciale. Al suo fianco sono scesi in campo anche sindaci delle valli del Liri e di Comino, forze civiche e alcuni esponenti del Terzo polo (Azione-Italia viva). Le urne, inoltre, hanno decretato la sconfitta anche di Pompeo, del sindaco di Cassino, Salera, dei vertici di Fratelli d’Italia e di un’ala di Forza Italia: l’intesa trasversale su Germani non ha funzionato affatto secondo le attese.

Mastrangeli, invece, civico come gli altri, era spinto dalla Lega e componenti civiche: «Mastrangeli ha riportato un risultato enorme, andando ben oltre il centrodestra. Abbiamo avuto prova dell’assoluta inconsistenza dei numeri e della proposta politica di altri che si fregiano del titolo di centrodestra. Si sono assunti la responsabilità di non far guidare la Provincia da un uomo di centrodestra» ha dichiarato il deputato della Lega, Nicola Ottaviani.

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