Frosinone, rischio aziende in fuga e criticità del territorio: vertice in Regione e soluzioni

Frosinone, rischio aziende in fuga e criticità del territorio: vertice in Regione e soluzioni
di Stefano De Angelis
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Mercoledì 13 Settembre 2023, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 10:46

 

Alla Pisana c'erano sindaci, politici, sindacati e associazioni di categoria. Tutti provenienti dalla Ciociaria e riuniti per l'audizione in Commissione Sviluppo economico e Industria. Sul tavolo una questione primaria: le criticità legate alla deindustrializzazione della provincia di Frosinone. A chiedere di mettere in campo soluzioni è stata la consigliera regionale Sara Battisti. «Stiamo assistendo alla fuga di industrie e investimenti» aveva affermato lanciando l'allarme. Ieri quella che è una priorità è stata affrontata in un incontro.

L'INCONTRO

Tra i presenti, oltre al presidente di Commissione, Tiero, gli assessori Angelilli e Ciacciarelli, il consigliere Maura e il presidente del Consorzio industriale del Lazio, De Angelis.

Per quest'ultimo sono due le prime azioni da compiere: sburocratizzazione degli iter e una «procedura diversa e più veloce» per il Sin del fiume Sacco «altrimenti gli investimenti si perdono». Sulla semplificazione ha spiegato: «Il Consorzio può diventare uno strumento di supporto importante». De Angelis ha poi aggiunto: «Nonostante i problemi, l'agglomerato industriale di Frosinone resta importante con tre settori di eccellenza: automotive, chimico-farmaceutico e aeronautico. Ora aprirà anche Fincantieri, che ha scelto di investire a Piedimonte. Non è, dunque, tutta una disgrazia». Sulle assegnazioni delle aree del Consorzio ha osservato: «Su 1.293 ettari, ne abbiamo liberi solo 66. Vuol dire che non è tutto fermo». Capitolo infrastrutture: «Stiamo investendo 16 milioni di euro solo sull'agglomerato di Frosinone» ha sottolineato De Angelis il quale, facendo riferimento a un pacchetto di 50 milioni su cui sta «lavorando» l'assessore Angelilli, ha parlato di «26 progetti esecutivi solo su Frosinone». Ha infine annunciato che è «pronto» il piano per ricavare, in un sito dismesso di Patrica, idrogeno verde.

Nella riunione la consigliera Battisti ha avanzato alcune proposte: «Sostenere gli impianti di produzione energetica a basso costo per le industrie, rafforzare il legame tra imprese e mondo della formazione; riduzione dei tempi delle autorizzazioni ambientali» e di altro tipo «attraverso la costituzione di una task force tra Consorzio unico industriale e Regione; interlocuzione con il governo per inserire la provincia nelle Zes, zone economiche speciali, strumenti normativi per riutilizzare i siti dismessi e rivedere la perimetrazione del Sin». Battisti ha chiesto di rendere permanente il tavolo di discussione.

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