Reno De Medici, arriva l'autorizzazione allo scarico dei fanghi

Reno De Medici, arriva l'autorizzazione allo scarico dei fanghi
di Alberto Simone
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 09:46

 

La tanto attesa autorizzazione integrata ambientale è arrivata: ieri pomeriggio la Regione Lazio ha rilasciato la documentazione con la quale la cartiera Reno De Medici potrebbe tornare regolarmente a produrre. Il condizionale è d'obbligo, perché adesso quell'autorizzazione è al vaglio di RdM Group per capire se, in effetti, vengono superati in maniera definitiva gli ostacoli che impedivano la produzione e che avevano indotto l'azienda ad avviare la procedura di dismissione per lo stabilimento di Villa Santa Lucia.

IL TECNICO

Il tecnico incaricato dalla Procura di Cassino aveva fatto classificato i cosiddetti fanghi come rifiuti da smaltire all'esterno; per l'azienda si tratta invece di materiali ricchi di materia prima che, infatti, tutte le cartiere italiane utilizzano.

Con l'Aia rilasciata ieri si supera questo ostacolo? Assolutamente sì, per il consigliere regionale Daniele Maura, che rivendica la promessa mantenuta: «Avevamo garantito che entro gennaio l'autorizzazione sarebbe arrivata». Bocche cucite, invece, da parte dell'azienda ma da quel che si apprende la nuova Aia non fornirebbe le risposte che aveva chiesto l'azienda ed ora RdM sta valutando se mantenere o rivedere la propria decisione di chiudere lo stabilimento, specializzato nella produzione di cartoncino con materiali riciclati. Bisognerà attendere il vertice di lunedì 5 febbraio in Regione, alla presenza di azienda e sindacati, per capire se i nodi sono effettivamente sciolti e se, quantomeno, il rischio chiusura può dirsi scongiurato anche se l'iter per la riapertura non sarà poi così breve. A guardare il bicchiere mezzo pieno, dicevamo, è il consigliere regionale di FdI Daniele Maura, che argomenta: «Nell'incontro del 19 gennaio alla presenza delle parti sindacali, del coordinamento dei sindaci del Lazio Meridionale, di una folta rappresentanza di lavoratori dello stabilimento e di tutto l'indotto Reno De Medici, avevo preso l'impegno a far si che la Regione Lazio rilasciasse l'AIA entro il mese di Gennaio ai fini di garantire la ripresa produttiva e garantire la permanenza dei posti di lavoro. Ebbene, la Regione Lazio con la determina dirigenziale nimero G01033 del 31 luglio 2024 ha accolto la modifica non sostanziale all'Aia presentata dalla società e ha identificati i fanghi "primari" con il codice CER 03 03 11 diversi da quelli di cui alla voce 03 03 10 prescrivendo alla società una verifica di corretta classificazione annualmente o in qualsiasi variazione tipologica al processo produttivo e provvedere alla verifica del contenuto di fibre presenti nei fanghi oggetto di recupero comunicandolo con cadenza trimestrale agli organi di controllo competenti. Nel rispetto delle leggi in vigore - spiega dunque il consigliere Daniele Maura - il sito potrà riprendere il ciclo produttivo, necessita comunque pensare ad un'analisi approfondita sulla revisione del testo Unico Ambientale ma questa competenza - conclude - non spetta alla Regione Lazio».

Entusiasta si dice anche il sindaco di Villa Santa Lucia Orazio Capraro: «La Regione, assessorato all'ambiente, ha rilasciato alla Reno De Medici l'autorizzazione integrale ambientale. Ringrazio pubblicamente tutti coloro che si sono prodigati per trovare una soluzione in tempi brevi. L' Aia è un documento importantissimo e necessario per la ripartenza della cartiera. Auspico che ciò avvenga entro breve a salvaguardia dei 300 lavoratori, tra operai interni ed indotto. La mia amministrazione sarà sempre accanto agli operai ed è pronta a sostenere qualsiasi battaglia». Cauti restano anche i sindacati: «Ci sono ancora alcune prescrizioni, attendiamo il vertice di lunedì in Regione per capire se effettivamente la Reno De Medici potrà tornare, e in che tempi, oppure se con questa autorizzazione si va a risolvere soltanto un problema formale e non sostanziale, il nostro auspicio è che la cartiera possa riaccendere subito i motori».

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