Cartiera Reno de Medici, il 2 gennaio riparte la produzione

Cartiera Reno de Medici, il 2 gennaio riparte la produzione
di Alberto Simone
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Dicembre 2022, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 14:27


Il nuovo anno si apre con ottime notizie per gli operai della cartiera Reno de Medici. Dopo quattro mesi di stop forzato, vale a dire oltre cento giorni le tute blu torneranno a varcare i cancelli dello stabilimento di Villa Santa Lucia il prossimo 2 gennaio, primo giorno lavorativo del 2023. Che la luce in fondo al tunnel si facesse sempre più nitida era chiaro da settimane, tuttavia il prolungato silenzio dell'azienda aveva alimentato lo scetticismo, per questo il panettone sotto l'albero è stato più che amaro, anche e soprattutto a causa delle buste paga decurtate dagli ammortizzatori sociali. Nella giornata di ieri l'azienda ha però definitivamente e ufficialmente rotto il silenzio ed ha diramato una nota per annunciare che la riapertura è prevista per il prossimo 2 gennaio.

LA COMUNICAZIONE
Si legge nella nota: «La ripartenza della cartiera arriva dopo quattro mesi di intenso dialogo tra le parti e le istituzioni. Un costante impegno che ha dimostrato, ancora una volta, la volontà di Reno De Medici di proseguire e favorire un percorso virtuoso per garantire il pieno rispetto dell'ambiente, delle comunità locali e dei lavoratori, dopo che sono state rese note le difficoltà presentate dal depuratore consortile».
Michele Bianchi, Amministratore Delegato di RDM Group, evidenzia: «La ripartenza della cartiera conferma ancora una volta la nostra volontà di investire nella tutela dell'ambiente e nel futuro della comunità in cui opera. Ora siamo pronti per rimetterci al lavoro insieme agli oltre 250 dipendenti che finalmente potranno riprendere il loro ruolo in cartiera. La ripartenza non sarà semplice: le criticità generate dal fermo produttivo imposto sono molte e riguardano tanto il profilo economico quanto quello occupazionale e reputazionale. Ma da adesso siamo al lavoro per superare le difficoltà, per garantire la ripresa ordinaria delle attività e, soprattutto, per recuperare la nostra forza commerciale».
Ricordiamo che il sito industriale è rimasto fermo dallo scorso 22 agosto a causa del depuratore sequestrato nell'ambito dell'inchiesta Acque Nere portata avanti dal nucleo investigativo dei carabinieri Forestali di Frosinone e coordinate dal magistrato Emanuele De Franco della Procura di Cassino.

Adesso, finalmente, gli operai possono tornare in fabbrica con maggiori tutele anche per l'ambiente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA