Isola Liri, scoperto un pavimento antico davanti alla Collegiata di San Lorenzo

Si attende ora una relazione per stabilire l'epoca

Il punto davanti alla Collegiata di San Lorenzo a Isola del Liri sono sono stati trovati i resti di un pavimento antico
di Gianpiero Pizzuti
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Domenica 4 Febbraio 2024, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 13:53

La Collegiata di San Lorenzo di Isola del Liri è sotto osservazione. Da qualche giorno è un cantiere aperto, deve essere monitorata, la sua base finisce osservata speciale dalla Soprintendenza. Domani (lunedì 5 febbraio) partiranno i lavori che riguardano i sondaggi geologici propedeutici alla progettazione di messa in sicurezza dell’intero edificio. Lavori che la Curia aveva messo in preventivo e che grazie ad un finanziamento dal Pnrr ora sarà possibile effettuare con l’ausilio di tecnici ed un’archeologa dopo il parere favorevole della Soprintendenza.

Un cantiere a cielo aperto, così si presenta l’area davanti al sagrato.

Già interdetta al traffico veicolare, ora la strada non è neanche transitabile a piedi alla sua sinistra (dove c’è il portone secondario per l’ingresso delle carrozzelle), tutto transennato. Sulle lastre di basalto del Vicolo della Cascata spicca l’enorme trivella che perforerà il terreno per stabilire le condizioni della pianta della chiesa.

Nei giorni scorsi proprio alla base del sagrato sono emersi dei basamenti di marmo bianco. «E’ un pavimento antico questo è sicuro – commenta il Parroco don Alfredo - non in lastre di basalto nero che ci sono intorno alla piazza. Ho chiesto ai più anziani, ma nessuno ricorda questo pavimento così basso sotto il sagrato. Aspetterò la relazione tecnica per capire di che epoca parliamo e a che cosa servivano quelle lastre, così su due piedi è difficile potergli dare una collocazione storica a questo ritrovamento». La chiesa collegiata e parrocchiale di San Lorenzo Martire è la più importante di Isola del Liri e sorge in pieno centro storico nell’omonima piazza.

LA SUPERFICIE

La sua superficie è pari a 2112 metri quadrati, ha due torri laterali, una serve da campanile, l’altra è impiantato l’orologio. Sono sette le campane; sei sistemate nel primo campanile ed una sola nel secondo. La costruzione della chiesa risale al 1630, quando i Duchi Boncompagni ottennero il permesso di abbattere quella omonima fatiscente nel comprensorio del castello e di riedificarla a proprie spese, demolendo una serie di fabbricati. La chiesa fu costruita a croce latina, con crocera sormontata da una cupola costituita da quattro grosse vele. Fu teatro del sanguinoso eccidio del 1799 da parte delle truppe francesi in ritirata, con 535 isolani trucidati al suo interno e ivi seppelliti. Secondo il Parroco all’interno della chiesa un pavimento si è abbassato, ma solo dopo i carotaggi esterni, si passerà a quelli interni. L’opera di consolidamento prevede anche la messa in sicurezza del tetto e della cupola.

La chiesa è ad un centinaio di metri dalla cascata Grande del Liri, circondata da sempre dalle acque del fiume. «Un'opera di consolidamento che era stata programmata per stabilire lo stato dell’intero edificio – commenta Don Alfredo di Stefano – Siamo nella fase delle indagini geologiche. Sin quando non verrà effettuato il carotaggio non sapremo nulla. Un progetto sul piano della sicurezza di San Lorenzo, anche per verificare interventi sul tetto e sulla stabilità della cupola piano di sicurezza». Nessuna chiusura è prevista per le funzioni religiose.

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