Frosinone, ingorgo d'auto per lasciare i figli davanti alla scuola mentre i parcheggi restano vuoti

Il caso nel quartiere Cavoni

Frosinone, ingorgo d'auto per lasciare i figli davanti alla scuola mentre i parcheggi restano vuoti
di Marina Testa
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Venerdì 22 Settembre 2023, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 06:53

Come in tutta la città, anche nel quartiere Cavoni di Frosinone il rientro a scuola segna una linea di demarcazione tra una dimensione e un'altra. Situato nella parte bassa della città, il quartiere si sviluppa in maniera pianeggiante tra palazzi residenziali, ampi parcheggi e attività commerciali.

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Anche se molto frequentato e densamente abitato, le strade larghe e geometricamente composte consentono alle auto di defluire con agio.
Fatta eccezione in quella mezzora a cavallo dell'entrata a scuola, intorno alle 8 del mattino.
Accade, infatti, che viale Madrid cambia volto.

E chi pensava di trovare una scorciatoia viaria, s'imbatte invece in una coda di automobili semi ferma su buona parte della strada.

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A quell'ora alle automobili spesso si aggiungono anche mezzi da lavoro e bus urbani. E l'ingorgo in quel tratto diventa insopportabile, soprattutto per chi è diretto a prendere un treno o a timbrare il cartellino in ufficio.

Qualcuno penserà: «È normale, c'è la scuola. Un po' di pazienza, si scorre comunque anche se lentamente». Ma ciò che appare paradossale è che l'ingorgo si crea per eccesso di comodità. La comodità di accompagnare i figli a scuola o meglio sull'uscio del plesso. Anche per timori di lasciarli a pochi metri di distanza oppure perché semplicemente è più rapido e facile.

Il paradosso sta nella presenza di ampi spazi di sosta proprio attorno all'istituto scolastico di viale Madrid. Forse è la zona del capoluogo servita meglio in fatto di aree in cui lasciare l'auto.
Tre i parcheggi, o comunque le piazze, che si trovano a pochissima distanza dal plesso dei Cavoni: davanti alla Chiesa San Paolo in viale Madrid, piazza Vienna e piazza Giovanni Paolo II. Lo spazio abbonda e basterebbe qualche passo a piedi per limitare o eliminare l'ingorgo di auto che ha come conseguenza, oltre al pericolo per l'incolumità dei passanti, anche l'emissione di insalubri sostanze inquinanti.

CACCIA ALLE SOSTE

La scuola primaria si trasforma in un alveare di macchine: c'è chi parcheggia lungo la strada ostruendo la carreggiata, chi addirittura fa manovra proprio sui passi carrabili fungendo da barriera per il traffico, chi s'introduce nel parcheggio della scuola che è vietato ai veicoli non autorizzati. Questa invadenza genera pericolo e non sono mancati episodi in cui durante delle manovre qualche studente ha rischiato di essere investito.

Questo stato di cose non è ben visto dalle famiglie che invece si servono giornalmente dei spazi circostanti. E spesso tali comportamenti diventano anche oggetto di conversazioni e discussioni. «Neanche la presenza del vigile e dell'ausiliario del traffico hanno un effetto deterrente. I fischi rimangono inascoltati racconta un genitore eppure guardate intorno quanti posti auto ci sono e soprattutto sono a pochissima distanza dalla scuola. Fortunatamente molti le usano. Ma resta un diffuso comportamento noncurante del contesto delicato. Qui transitano bambini e anche persone anziane. Bisognerebbe stare attenti e non pretendere di arrivare quasi in classe con la macchina».

L'uscita da scuola, invece, sembra svolgersi con maggiore tranquillità. Per un semplice motivo: gli orari differenziati del termine delle lezioni. Alcune classi finiscono anche nel pomeriggio. In tal modo, i genitori motorizzati più arditi si presentano alla spicciolata. Ma resta l'assalto al posteggio lungo la strada e quasi di fronte ai cancelli del plesso. Come dire "chi prima arriva, meglio alloggia. E ci dispiace per gli altri che con i bambini al seguito, figli o nipoti, sono costretti a fare quattro passi a piedi .
 

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