Il Tempio di Giove Anxur, simbolo di Terracina, è tornato preda di atti vandalici: è stato imbrattato a colpi di pennarello rosso. Scritte e simboli non meglio identificati lasciati sui muri, oggetto di una denuncia presentata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, che ha poi portato i carabinieri a deferire un 38enne di Ferentino. Da turista a vandalo il passo è stato breve, ma adesso secondo la normativa vigente il ciociaro in trasferta pontina rischia una pena che va dai sei mesi a tre anni di reclusione, nonché una multa oscillante tra i 1500 e i 10mila euro.
L'assalto - non l'unico del genere avvenuto, tanto che per circa vent'anni sul sito romano si sono stagliati simboli nazisti - è andato in scena in sul finire di maggio.
Un intervento che va di pari passo con il restauro delle pitture sacre, per un investimento ministeriale complessivo pari a 450mila euro: «I precedenti atti vandalici sono stati in parte eliminati, si continua a lavorare e nel complesso l'intervento prosegue in maniera spedita, entro settembre sarà terminato», spiega il soprintendente Francesco Di Mario. Che riguardo l'episodio oggetto della denuncia dei giorni scorsi parla di «una cosa molto fastidiosa, un gesto stupido per cui sono stati spesi ulteriori soldi».