Frosinone, spaccio di droga: arrestati due agenti di polizia. Nell'indagine legami sospetti anche con i fratelli Bianchi

Frosinone, spaccio di droga: arrestati due agenti di polizia. Nell'indagine legami sospetti anche con i fratelli Bianchi
di Marina Mingarelli
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 09:51

Detenzione ai fini di spaccio, arrestati due poliziotti (uno di questi originario di Sgurgola: V.C., queste le sue iniziali; l’altro dei Castelli romani) in forza al commissariato di Colleferro. 

Le misure cautelari sono collegate ad un’operazione dei carabinieri portata a termine lo scorso settembre che ha interessa la zona nord della provincia. A Sgurgola, all’interno di un rudere all’apparenza abbandonato, venne scoperta una sorta di raffineria dell’hashish. 

La droga era destinata al mercato dello spaccio della zona nord della Ciociaria e precisamente Piglio, Serrone e Fiuggi.

Nel dicembre scorso, uno degli arrestati ha chiesto di essere sottoposto ad interrogatorio. E proprio quest’ultimo, che al momento ha beneficiato dei domiciliari, avrebbe riferito con dovizia di particolari, l’attività illecita dei due agenti in relazione alle attività connesse allo smercio della droga. Nell’operazione vennero arrestate sette persone. 

Indagati anche due ragazzi di Piglio che negli ultimi tempi avevano avuto delle frequentazioni anche con i fratelli Bianchi, accusati della morte di Willi Monteiro Duarte, e successivamente arrestati anche per droga. Al momento gli investigatori stanno cercando di accertare se i fratelli Bianchi siano coinvolti nell’attività di spaccio sgominata nel settembre scorso. 

Il blitz dei carabinieri della compagnia di Anagni, come detto, interessò un casolare, in località Villa Magna a confine tra i comuni di Anagni e Sgurgola. Ad insospettire gli investigatori fu lo strano andirivieni di un gruppo di giovani che caricavano e scaricavano valigie. Dopo una serie di appostamenti si scoprì che quei movimenti erano legati allo spaccio di droga. Il casolare, all’insaputa del proprietario, era stato trasformato in una piccola raffineria.

All’interno del rudere i militari trovarono una macchina pressatrice di grosse dimensioni con funzionamento a pompa idraulica, come quelle che da tempo si stanno diffondendo tra gli spacciatori di droga. Nel corso del blitz antidroga sono stati sequestrati circa 60 chili di hashish suddivisi in 481 panetti e 50 grammi di cocaina. La droga immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre seicentomila euro. 

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