Elettricista morto dopo una caduta in un capannone, giallo sulla dinamica: imprenditore rischia il processo

Elettricista morto dopo una caduta in un capannone, giallo sulla dinamica: imprenditore rischia il processo
di Pierfederico Pernarella
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Domenica 14 Febbraio 2021, 16:40

Elettricista morto mentre riparava alcune plafoniere in un capannone di Monte San Giovanni Campano, il titolare dello stabile, un imprenditore del posto, rischia il processo per omicidio colposo. L'ultima udienza si svolta venerdì scorso davanti al Gup Antonello Bracaglia Morante.

Il procedimento riguarda la morte di Daniele Nozori, 32 anni, anche lui di Monte San Giovanni Campano. L'incidente avvenne il 13 marzo del 2019. Da una prima ricostruzione emerse che Nozori, elettricista, stava riparando alcune plafoniere in un capannone industriale utilizzando una scala. Poi all'improvviso la caduta, da un'altezza di circa 3 metri, che gli procurò fratture multiple.

L'uomo venne portato in eliambulanza al policlinico "Umberto I" di Roma e sottoposto a un intervento chirurgico, ma dopo 40 giorni morì, lasciando la moglie e una figlia piccola. Gli accertamenti sulla dinamica dell'incidente presero una piega diversa quando un dipendente del Nozori fornì un'altra versione dei fatti raccontando che il suo principale, per riparare le plafoniere, aveva utilizzato un muletto che lo aveva innalzato su di una pedana ad un'altezza superiore ai tre metri.

Poi la caduta a terra e sull'elettricista piombò addosso anche la pedana.

Tale ricostruzione dei fatti ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati anche del titolare del capannone in cui Nozori stava svolgendo i lavori. Agli atti però ci sono altre decine di testimonianze che confermano l'utilizzo della scala e negano il fatto che il titolare del capannone fosse presente al momento dell'incidente.

La parte civile, rappresentata dall'avvocato Marco Maietta, ha chiesto che venga riconosciuta la responsabili civile anche della società proprietaria del capannone in cui è avvenuto l'incidente. Il giudice ha aggiornato l'udienza al prossimo 2 luglio per valutare tale richiesta. L'imprenditore indagato per omicidio colposo è difeso dagli avvocati Nicola Ottaviani e Carlo Coratti.
 

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