Daniele, supereroe di Cassino: cammina per la prima volta a 5 anni grazie all'esoscheletro

Daniele, supereroe di Cassino: cammina per la prima volta a 5 anni grazie all'esoscheletro
di Alberto Simone
3 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Novembre 2022, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 06:55

Il primo bimbo con l'esoscheletro è di Cassino: il piccolo Daniele, 5 anni, è affetto da ischemia midollare e frequenta l'ultimo anno della scuola dell'infanzia al Primo circolo della Città Martire. I genitori, nei giorni scorsi, hanno avuto per la prima volta la gioia di vedere il loro figlio camminare. «Abbiamo scoperto dell'esistenza di un esoscheletro in età pediatrica quasi per caso, leggendo alcune riviste specializzate sui social network. Eravamo disposti ad andare in Spagna, dove già si utilizzava, poi ci è stato consigliato proprio da loro di contattare il San Raffaele di Roma, una struttura all'avanguardia». Ed ecco, quindi, che il piccolo Daniele è stato il primo bimbo ad utilizzare l'esoscheletro in Italia.

Si chiama Atlas, cioè Atlante, come il titano che sorreggeva il cielo con la sola forza delle braccia, il primo esoscheletro indossabile e utilizzabile in età pediatrica, per la riabilitazione del cammino di bambini di età compresa tra 4 e 10 anni. Attualmente è l'unico in Italia ed è stato presentato nei giorni scorsi al San Raffaele di Roma


I genitori di Daniele, hanno fatto fatica a trattenere le emozioni: «Quello vissuto - spiega Giulia, la mamma del piccolo - è stato un momento molto importante per la nostra famiglia. Un'emozione indescrivibile, l'entusiasmo è stato grande e lo è ancora di più ora che nostro figlio, a 5 anni, ha potuto muovere i suoi primi passi e calciare un pallone grazie a questa tecnologia. Il training che Daniele sta intraprendendo ha subito portato alla luce numerosi benefici sia a livello neuromotorio che psicologico. È stato mosso il primo passo di un percorso che ci auguriamo possa evolvere sempre più. Ora la sfida diventa quella di poter continuare ad utilizzarlo e far sì che gli interventi riabilitativi con l'esoscheletro possano essere sempre più accessibili ad ogni bambino che ne avrà bisogno».
La scuola frequentata da Daniele, attraverso il dirigente, esprime la propria soddisfazione e la vicinanza alla famiglia per la sperimentazione dell'esoscheletro. A scuola i compagni sono pronti ad accoglierlo con una festicciola.
«Si tratta di un traguardo importantissimo - spiegano i docenti - non solo per Daniele e la sua famiglia, ma per tutti quei bambini e quelle persone che sono nelle medesime condizioni. È questo uno di quei casi dove la scienza e la tecnologia si mettono al servizio della disabilità delle persone per permettere loro di condurre una vita che possa offrire il meglio possibile per raggiungere traguardi di autonomia».
Alberto Simone
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA