Un incontro per fare il punto sulla situazione dell’ex Ospedale di Anagni, e per sollecitare il sindaco della città dei papi Daniele Natalia a fare tutto il possibile per tornare a far avere una alla città una sanità degna di questo nome. È quello che si è tenuto presso la Sala della ragione del comune di Anagni tra il sindaco Daniele Natalia ed una delegazione dell'associazione Diritto alla Salute, che da anni si batte per difendere la sanità locale. Tra gli altri, era presente il Presidente dell'associazione Alessandro Compagno. Che ha ricordato come, nonostante il gran dibattito sollevato negli ultimi tempi sul destino dell’ex ospedale, e nonostante le molte rassicurazioni in merito giunte dall’Asl di Frosinone, non sia stato detto ancora nulla di nuovo «sul funzionamento e, soprattutto, sulla reale utilità dell'ex ospedale di Anagni». L'associazione Diritto alla salute ha ricordato, ad esempio, come nulla sia stato deciso a proposito delle attrezzature che si trovano al momento all'interno della ex struttura. Tra queste, ad esempio, un apparecchio per la mammografia in tomosintesi che era stato acquistato tempo fa con i soldi dei cittadini anagnini. E che si trova all'interno della struttura senza mai essere utilizzato.
Critiche sono arrivate anche sul fatto che, pur esistendo ancora all'interno dell'ex ospedale diversi servizi funzionanti, manca però un coordinamento tra i reparti. Carenza questa, ha detto ancora il presidente della Das, «non consente l'utilizzo ottimale delle attrezzature in dotazione».
Sulle criticità relative all’ex ospedale è poi intervenuta anche la professoressa Anna Natalia, dell’associazione Anagni viva.
Il sindaco Natalia, replicando alle associazioni, ha condiviso le critiche ed ha informato i presenti di aver coinvolto tutti i rappresentanti politici del territorio per un’azione comune finalizzata alla riattivazione dei servizi sanitari necessari. Ha detto di voler invitare il nuovo direttore generale ad un’assemblea in città, per concordare un piano condiviso di rilancio della sanità. Ed ha infine invitato tutti ad unirsi in un’unica piattaforma di proposte. Evitando le continue polemiche per «individuare i colpevoli della chiusura dell’Ospedale di Anagni».
Pa. Ca.