Frosinone, chi va in giro
e chi in pizzeria:
ora i denunciati sono quasi 200

Frosinone, chi va in giro e chi in pizzeria: ora i denunciati sono quasi 200
di Stefano De Angelis
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Mercoledì 18 Marzo 2020, 16:06


Più denunciati per violazione delle misure anti Covid-19 che contagiati. Quella scattata in Ciociaria per far rispettare le prescrizioni contenute nel decreto governativo sta assumendo i connotati di una vera offensiva. Le persone finite nei guai perché uscite di casa senza un valido motivo sono circa duecento in pochi giorni, più di cinquanta tra lunedì e ieri mattina. I controlli stanno interessando tutti i centri, dal Frusinate al Cassinate, passando per la Val di Comino e la Valle dei Santi.

IL BILANCIO
Nell’ultimo bilancio non mancano situazioni che hanno sorpreso anche gli stessi militari. È quanto avvenuto, ad esempio, a Giuliano di Roma, dove in cinque sono stati notati in una pizzeria nell’hinterland del paese, ancora aperta al pubblico nonostante i divieti. Per loro e per il titolare del locale è scattata la denuncia. Al sindaco è stata avanzata la richiesta di sospensione dell’attività commerciale.
Tra le persone incappate nell’attività di vigilanza delle forze dell’ordine, c’è anche un uomo di Castro dei Volsci: nonostante fosse in quarantena preventiva poiché rientrato da un paese del Nord Italia, stando alla ricostruzione è stato individuato all’esterno dalla propria abitazione. Poi c’è anche un 23enne di Alatri, che era in attesa del bus per tornare nella città dei ciclopi. Ai militari, secondo gli accertamenti, ha risposto di essere stato in un paese vicino per far visita alla fidanzata. Una ragazza di Pontecorvo, invece, è chiamata a rispondere di falsa attestazione a pubblico ufficiale. In base alle indagini ha dichiarato ai militari che stava andando da una famiglia nella Valle dei Santi, ma è emerso che in quella casa non la conoscevano.

MOLTI IN CIRCOLAZIONE
Nell’ambito dei servizi di monitoraggio del territorio, inoltre, sono stati denunciati altri cittadini, oltre quaranta tra uomini e donne, molti giovani, perché si trovavano lungo le strade, a piedi o con l’auto, senza una ragione o una necessità ritenuta valida o in linea con le disposizioni del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri del 9 marzo. A tutti è stata contestata l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, cioè quelli emanati per il contenimento della diffusione del Coronavirus.
Tra lunedì e ieri, complessivamente, sono state controllate 1.229 persone e 648 attività commerciali.

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