Frosinone, pensionati che giocano a tennis
e molti in auto: altra raffica di denunce anti Covid

Frosinone, pensionati che giocano a tennis e molti in auto: altra raffica di denunce anti Covid
di Stefano De Angelis
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Martedì 17 Marzo 2020, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 16:51

Coronavirus
La loro passione sportiva è stata più forte del rischio Coronavirus. Nonostante i divieti imposti dal governo, hanno deciso di uscire di casa con racchetta e palline da tennis. Destinazione? Un campo comunale per fare una partita, due scambi all’aria aperta. Non li ha scoraggiati nemmeno la loro età, 70 e 73 anni, che li fa rientrare nella fascia di popolazione più vulnerabile. Per questo due anziani di Cassino sono stati denunciati dai carabinieri per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, ossia del decreto emanato dal premier per il contenimento della diffusione del Covid-19. I due pensionati sono tra le 36 persone finite nei guai in Ciociaria in una sola giornata. Il bilancio, dunque, in poco più di una settimana è cresciuto al punto di arrivare quasi a 150, su oltre mille controllati da Nord a Sud della provincia (circa 500 le attività commerciali interessate dalle verifiche di forze dell’ordine e polizia locale).

LA VIGILANZA
Nelle attività di vigilanza lungo le strade e nelle piazze, poi sfociate in denunce, sono incappati cittadini di tutte le età, tra cui sedici giovani. C’è chi si trovava in auto senza un motivo ritenuto valido, come i quattro notati dai militari di Acuto o i tre individuati dai colleghi di Ferentino. Una giovane coppia della provincia di Caserta, invece, vista da una pattuglia mentre camminava a Cassino, ha risposto sostenendo di aver raggiunto la città per pranzare con un amico, ma non era così. A passeggio per le vie di Cassino, inoltre, c’erano anche due ragazzi, uno straniero domiciliato in Puglia e uno di Pontecorvo, e un uomo di Aquino. Neanche loro sono passati inosservati alla gazzella impegnata nella perlustrazione. Dopo una segnalazione giunta sul numero 112, invece, ad Atina è stato controllato un 50enne, risultato sprovvisto di autocertificazione: davanti alle domande su dove stesse andando e perché, ha spiegato che si stava dirigendo a casa di un conoscente per consegnargli attrezzature agricole, ma il suo racconto durante gli accertamenti non ha trovato riscontri.
Diversi, anche nel Cassinate, sono stati fermati mentre erano al volante dell’auto senza una ragione considerata valida. È il caso di tre egiziani residenti a Cassino, di 22, 21 e 20 anni, che, a Piedimonte, viaggiavano sulla stessa vettura. Stessa sorte, a Sant’Elia, per un 47enne di Cassino e per otto automobilisti tra i 33 e i 70 anni nell’area compresa tra San Giorgio a Liri e Pignataro Interamna. Per lo stesso motivo la denuncia è scattata anche per quattro giovani: due della provincia di Roma notati dai militari di Filettino; uno di Veroli e un altro di Strangolagalli controllati da quelli di Boville.

L’uscita con l’auto, inoltre, è costata anche a una coppia domiciliata a Frosinone la contestazione della violazione del decreto del 9 marzo. Nei guai, inoltre, due giovani di Fiuggi, che sostavano in una piazza della città termale, un 32enne del capoluogo e un 26enne di Vico nel Lazio che giravano a piedi.

Quest’ultimo è ritenuto responsabile anche di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, in quanto, stando alla ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Alatri, ha esibito un’autocertificazione secondo cui doveva andare a fare la spesa, necessità che, per i militari, avrebbe potuto soddisfare a Vico.

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