Una clinica nell'area dell'ex Interporto: ora si parte davvero. Il Consorzio Industriale del Lazio, in piena estate, ha assegnato il terreno in via Selva dei Muli alla società Policlinico Centro Italia srl, titolare del progetto. Siamo nella zona industriale di Frosinone, a due passi dal casello autostradale di Frosinone e dall'aeroporto militare Moscardini, nell'area in cui sarebbe dovuto sorgere un polo intermodale per lo scambio delle merci. Un progetto naufragato miseramente. Ora invece spunta quello di una struttura sanitaria.
Il via libera all'assegnazione dell'area è stato reso noto solo in questi giorni con la pubblicazione delle determina del Cda che in realtà è arrivata qualche giorno prima di Ferragosto in una seduta fiume. Il Consiglio di amministrazione, presieduto da Francesco De Angelis, ha approvato anche tanti altri punti all'ordine del giorno (oltre trenta). Tutti i punti sono passati all'unanimità dei cinque membri del Cda (oltre a De Angelis c'erano il vicepresidente Salvatore Forte e i consiglieri Cosimo Peduto, Angelo Giovanni Ientile, Maurizio Tarquini, tranne uno: quello della clinica. In tre hanno votato a favore, due contro: il vice presidente Forte e il consigliere Tarquini.
L'esame della richiesta di assegnazione presentata dalla società che ufficialmente fa capo alla signora Anna Cleta Colonnello in qualità di amministratore unico, ma alle spalle c'è la famiglia Casinelli che da sempre opera nel settore sanitario e possiede già altre cliniche, ha quindi determinato una frattura all'interno del Cda. Alla fine la delibera è passata per un solo voto. Quanto bastava.
LA STRUTTURA SANITARIA
L'area di circa 80mila metri quadri e il capannone assegnati dal Consorzio erano finiti all'asta con la messa in liquidazione della società Interporto spa e quindi acquistati dalla Policlinico Centro Italia srl.
Il progetto, presentato in sordina lo scorso mese di dicembre, prevede la realizzazione di una struttura sanitaria convenzionata con almeno 100 posti letto. Ci saranno, si legge nella delibera, «servizi sanitari e socio assistenziali, ristorazione, commercio, centro ricerche e direzionale». L'obiettivo per il futuro è quello di realizzare anche un pronto soccorso. In autunno è prevista la presentazione ufficiale del progetto. In quel momento si capirà cosa davvero si realizzerà al posto dell'Interporto, i costi dell'investimento e le ripercussioni sul territorio. Il progetto ovviamente dovrà comprendere anche una sistemazione della viabilità della zona che oggi si presenta in uno stato di grave abbandono con opere lasciate a metà o nel degrado.
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