Terni Parla il progettista: «Stadio-Clinica, il Comune può avviare la procedura»

Terni Parla il progettista: «Stadio-Clinica, il Comune può avviare la procedura»
di Sergio Capotosti
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Sabato 20 Gennaio 2024, 09:24

Terrni Sergio Anibaldi project manager del progetto Stadio-Clinica. «Terni è la prima città in Italia ad aver avuto autorizzato la realizzazione del nuovo stadio per 18mila posti con la nuova legge stadi. In Italia tra le 14 maggiori società professionistiche che hanno attivato tale procedura solo la Ternana ha ottenuto il via libera. Di questo bisogna ringraziare la Regione e la vecchia amministrazione».

Alla luce delle novità emerse dalla Regione, qual è lo stato dell'Iter?
«L'iter si è chiuso con la determina della Regione del novembre 2022 con esisto positivo con prescrizioni. Demandando la verifica dell'attuazione e dell'espletamento delle prescrizioni al Comune di Terni».
Dopo il 4 novembre del 2022 che è successo?
«Il Comune con la delibera 81 della giunta Latini del 2023 concordava con la Ternana la procedura di recepimento delle prescrizioni dando mandato esplicito al Rup (responsabile unico del procedimento, ndr) di firmare il verbale di concordamento e di proseguire l'iter amministrativo al verificarsi del successivo punto, cioè di un atto esecutivo della Regione per determinare nell'ambito della programmazione sanitaria la possibilità di superare il dissenso rispetto alla realizzazione della clinica».
Dunque prescrizioni superate?
«Con le delibera della Regione del 28 dicembre 2023, che istituisce all'interno della programmazione sanitaria nuovi posti letto, sia convenzionabili che liberi per la provincia di Terni, si determina di conseguenza il venir meno della condizione sospensiva più importante sul dissenso alla realizzazione della clinica».
La palla così passa al Comune?
«Il Comune non deve fare nessun altro atto deliberativo se non prendere atto dell'avverarsi del superamento della condizione sospensiva e il Rup, con il mandato avuto dalla precedente giunta, può chiudere la procedura con la firma della bozza della convenzione, già parte del progetto definitivo approvato in Regione».
É necessario un bando pubblico europeo per portare avanti la procedura?
«No, in coerenza con la legge stadi qualora le sovvenzioni pubbliche dirette non superino il 50% dell'investimento, non trovano applicazione né le previsioni del codice dei contratti pubblici e non si applica il comma 11 dello stesso decreto, che prevede la gara con prelazione a favore del promotore su interventi previsti in aree o impianti pubblici».
E nel caso del progetto Stadio-Clinica?
«Non c'è alcun contributo pubblico diretto oltre il 50% dell'investimento, intendendosi per contributo diretto: finanziamenti, conti prezzi o altro in conto investimenti».
E in tutto ciò il ruolo della Ternana?
«È promotore e attuatore del progetto. Il Comune ora deve chiedere alla Ternana la volontà di voler finalizzare il processo».
Si è visto con i vertici della società rossoverde?
«Certamente. Ho rilevato competenza e professionalità rispetto alle conoscenze in materia di progetti di finanza e di partenariato pubblico-privato».
Il primo passo lo deve fare dunque il Comune, nello specifico?
«Sì, già c'è un responsabile unico del procedimento che dovrà attuare il mandato avuto dalla precedente amministrazione per concordare i termini di sottoscrizione della convenzione».
Ci sono scadenze?
«Non ci sono scadenze formali se non garantire un tempo congruo alla nuova proprietà della Ternana per valutare il progetto»
In questa operazione la Ternana può valutare l'ingresso di altri partner?
«Sì perché la legge stadi prevede che al fine di agevolare il coinvolgimento di risorse pubbliche e private le società hanno la facoltà di costituire società di scopo partecipate in misura superiore al 50%».
Può fare un esempio?
«Mi riferisco alle indicazioni più volte date dal ministro Abodi che ha lanciato l'idea del Fondo Stadi, o altri investitori di mercato che reputano interessante la redditività dell'intervento».
Intervento che è legato anche alla realizzazione di una clinica, ma dove sorgerà?
«Verrà realizzata nell'area ex Ternanello e contribuirà con un canone di disponibilità a soddisfare in maniera rilevante il piano economico per la realizzazione del nuovo Liberati».
 
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