Giovane picchiato davanti a un locale di Cassino, la zia contro l'omertà: «Chi sa parli»

Il ventenne aggredito venerdì, ma nessuno sembra aver visto niente

Giovane picchiato davanti a un locale di Cassino, la zia contro l'omertà: «Chi sa parli»
di Alberto Simone
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Martedì 28 Febbraio 2023, 06:51 - Ultimo aggiornamento: 14:08

«La movida violenta? Quello di venerdì scorso non è e non sarà l'ultimo caso, se continueremo ad essere omertosi».

A rompere il silenzio a tre giorni dall'accaduto è la zia del giovane ventenne cassinate finito in ospedale durante una lite dinanzi ad un locale. Un ragazzo "normale", che frequenta l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e intanto si guadagna da vivere lavorando. Un ragazzo che venerdì sera era uscito, come sempre nei weekend, per trascorrere qualche ora in compagnia con i suoi amici. Questo fino a quando la serata - per cause ancora da accertare - non è degenerata ed alcuni compagni, dinanzi ad un noto locale della Città Martire, in pieno centro, hanno iniziato a darsele di santa ragione. A quel punto il giovane ventenne è intervenuto per tentare di sedare la lite ed ha avuto la peggio.

Secondo quel che riferisce la zia a tre giorni dall'accaduto, sarebbe stato «aggredito alle spalle, a tradimento, ed ha riportato gravi lesioni al volto e ad un occhio».

IL RACCONTO

«La cosa più grave - racconta ancora il familiare del ragazzo vittima del pestaggio che annuncia che presto l'accaduto verrà raccontato alle forze dell'ordine per denunciare il tutto - è che si è trattato di una vera aggressione con tanto di spettatori, ovvero il branco.

Ancora più grave - prosegue la zia del ventenne - è che l'esercente, titolare del locale davanti al quale si è consumata la rissa, ha fatto omissione di soccorso chiudendo le porte del locale e non prestandogli soccorso».

Il ragazzo, infatti, si è recato al pronto soccorso dell'ospedale di Cassino il mattino seguente e gli è stato riscontrato un trauma cranico, è ancora sotto osservazione. «Fino a quando ci sarà questa omertà, non ci sono speranze che la movida violenta e le aggressioni in città tra giovanissimi possano cessare», conclude la zia del ragazzo senza nascondere l'amarezza per l'accaduto. Il fenomeno della malamovida preoccupa sempre di più, le risse e le aggressioni tra giovanissimi sono ormai all'ordine del giorno nei weekend. Questo anche a causa del fatto che alcuni locali commerciali somministrano alcolici ai minorenni.

IL LOCALE CHIUSO DALLA POLIZIA 

Appena tre giorni fa, infatti, su disposizione della Questura di Frosinone, il Comune di Cassino ha chiuso un bar del centro. A far scattare le indagini è stata la testimonianza della tredicenne molestata la sera del 10 febbraio nei pressi di piazza Diamare. Il gestore del locale sarebbe il presunto responsabile dell'illecito di cui all'articolo 689 del Codice Penale per aver somministrato bevande alcoliche ai minori di 16 anni pertanto il Comune di Cassino ha ordinato la chiusura per dieci giorni a partire dal 25 febbraio e fino al 6 marzo compreso. L'argomento della movida violenta in città, già alcune volte, negli scorsi anni, è finito sui banchi della massima assise civica di Cassino.

LA PROPOSTA

Adesso l'opposizione, visti i continui episodi, intende tornare alla carica. Chiosa l'esponente della minoranza Benedetto Leone: «Ora abbiamo due strade davanti. La prima è quella di continuare a buttarla in una inutile caciara politica' accusando i soliti di fare cattiva pubblicità alla città. Oppure - dice il consigliere comunale - accogliere l'invito fatto già mesi fa di attivare una regia o tavolo permanente sulla sicurezza. Pretendere maggiore presenza fissa delle forze dell'ordine nei luoghi e negli spazi pubblici della città. Riportare pulizia e ordine nei luoghi dove regna degrado ed incuria. Attivare il servizio serale della Polizia Locale. E, magari il Sindaco, potrebbe informarci se il progetto della videosorveglianza è attivo al 100% oppure sono solo le solite annunciazioni».
 

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